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Speriamo che nel progetto sarà presente una sala lettura,come in tutte le biblioteche, silenziosa e soprattutto aperta anche la mattina.
RispondiEliminaSilenziosa? Sotto una scuola di musica? Direi che ce canta.
EliminaOh Argano, la democrazia e la società ormai hanno detto tutto. Non si devono esprimere più. Il nuovo che avanza
RispondiEliminaUna seria e intelligente azione amministrativa, avrebbe puntato alla ristrutturazione dell'ex Kursaal in funzione culturale e sociale, perciò allestendovi la biblioteca (non un magazzino di libri!) e realizzandovi uno spazio per assemblee, iniziative culturali di vario genere, incontri, mostre. La coperta, intendendo le risorse finanziarie, è corta? Si possono cercare finanziamenti altrove, arrivando fino all'Unione europea. Bisogna solo volerlo e impegnarsi per tentare queste nuove strade. Continuare a piagnucolare sulla mancanza di soldi sta diventando un comodo alibi per rispondere picche a tutti. Salvo agli speculatori fatti passare quasi per "benefattori".
RispondiEliminaResta poi il dato amaro che queste conversioni degli spazi pubblici non vengono mai discussi con i cittadini, nemmeno nelle sedi istituzionali. Si decide come monarchi assoluti, secondo un modo pensare d'altre epoche, mettendo tutti davanti al fatto compiuto.
Bravo Argano hai messo il dito nella piaga di un'operazione che apparentemente va nella direzione della cultura e della restituzione degli spazi pubblici ai cittadini. Ma che comporta appunto la perdita di uno spazio di pubblico dibattito. Forse dentro la Diaz (non in palestra) si potrebbe allestire uno spazio analogo.
RispondiEliminaCriticando allo stesso modo tutte indistintamente le azioni del potere, si rischia la risposta che la May ha dato a Corbin "you can lead the protest, I lead a Country ......"
RispondiEliminaYou can lead a country and, in the meantime, listen to the people before they melt into protest.
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