QUESTO E' UN BLOG "DI PANCIA", SIA CHIARO


Questo blog non è una testata giornalistica ed è aggiornato senza nessuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. Gli autori, inoltre, non hanno alcuna responsabilità per quanto riguarda i siti ai quali è possibile accedere tramite i collegamenti posti all'interno del sito stesso, forniti come semplice servizio agli utenti della rete. Lo stesso per i siti che forniscono dei link alle risorse qui contenute. Il fatto che questo blog fornisca questi collegamenti non implica una tacita approvazione dei contenuti dei siti stessi, sulla cui qualità, affidabilità e grafica è declinata ogni responsabilità. Gli autori dichiarano di non essere responsabili per i commenti inseriti nei post. Eventuali commenti dei lettori, lesivi dell'immagine o dell'onorabilità di persone terze, non sono da attribuirsi agli autori, nemmeno se il commento viene espresso in forma anonima o criptata. Gli autori del blog si riservano il diritto di rimuovere senza preavviso e a loro insindacabile giudizio commenti che risultino offensivi, volgari, blasfemi, inutili, altamente provocatori o che abbiano contenuti di natura pubblicitaria. Inoltre, gli autori non sono in alcun modo responsabili del contenuto dei commenti inseriti dagli utenti del blog: questi ultimi, pertanto, se ne assumono la totale responsabilità.

mercoledì 3 ottobre 2012

SI PUÒ FARE QUALCOSA PER COMBATTERE LA PROSTITUZIONE PER STRADA ?

Prendiamo spunto dall'articolo apparso domenica 23 settembre 2012 sul Corriere Adriatico, per trattare l'argomento della prostituzione nella nostra cittadina:



Ebbene sì, ce ne siamo accorti tutti. Ci sono zone a sud del nostro paese (Via della Repubblica o zona Green Leaves) che pullulano di gentili signorine dedite al meretricio in ogni ora del giorno. Il fenomeno è stato ampiamente denunciato dagli abitanti di quei luoghi. Che invitano le autorità e l'amministrazione comunale a intervenire. Basta però una piccola analisi del dettato legislativo sulla materia vigente per capire subito che i margini di intervento delle forze dell'ordine sono, di fatto, molto limitati. Nella lotta alla prostituzione l'Italia è ancora ferma alla Legge Merlin (1958) che disponeva la chiusura delle case chiuse (e alla luce dei fatti viene da chiedersi se sia stato un errore...) e impartiva ai trasgressori sanzioni amministrative nell'ordine di qualche migliaia di lire. Nessun governo che si è succeduto, negli ultimi 54 anni ha di fatto affrontato nuovamente la questione. L'ultimo esecutivo a provarci è stato il governo Berlusconi con il ddl Carfagna sepolto dentro qualche cassetto ministeriale e mai approvato. La legge vigente, pertanto, non consente una seria lotta alla prostituzione su strada, che, di fatto, non è proibita.
Così, nel tempo, i vari sindaci hanno provato a combattere il fenomeno a colpi di ordinanze, a volte anche stravaganti. Il nostro Comune non ci risulta abbia mai affrontato la problematica con un proprio provvedimento amministrativo autonomo. Forse non ne ha riscontrata l'utilitá e/o l'efficacia. E' comunque innegabile che ci troviamo in presenza di un fenomeno che assume proporzioni sempre più importanti.
Dalle colonne di questo blog, ci limitiamo a segnalare, pubblicandolo, il rapporto dell'ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) del 2009. Che riassume in maniera molto chiara quel che qualche centinaio di Comuni hanno provato a fare per combattere la problematica con gli strumenti di legge in vigore. Sperando che possa fornire uno spunto al nostro Sindaco e ad all'assessore alla sicurezza Sirocchi.
Per tutto il resto, non rimane che attendere una legislazione più al passo con i tempi e consona a una società che dal 1958 a oggi ha conosciuto dei cambiamenti che l'hanno letteralmente stravolta.



11 commenti:

  1. A proposito di tope,qualcuno sa cosa può fare il comune per quelle a quattro zampe?
    Ne ho viste sia in via Castelnuovo,sia in via degli orti che in via Campanella.
    Sono certo che fanno più effetto di quelle che si vedono nella zona sud,ma non si possono multare.

    RispondiElimina
  2. a Torino hanno riqualificato quartieri ad alta densità di delinquenza organizzando in quei luoghi manifestazioni culturali, rilasciando molte licenze per aprire locali, richiamando pubblico, ci sono riusciti.
    Le ordinanze servono a poco, anzi a niente, ci vuole coscienza e soprattutto bisogna investire sui cittadini (forse parlo una lingua sconosciuta, me ne rendo conto)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Bisognerebbe prima trovare persone che abbiano il coraggio di aprire attività contando sul pubblico che dovrebbe frequentare quelle zone.
      Il fatto che le chiamino "il Bronx" non è casuale.
      Si è creata una zona extraterritoriale,anche le forze dell'ordine ,se possono,evitano di entrare in quella Enclave.
      Il rischio di essere attaccati è molto alto.

      Elimina
    2. Non cito il quartiere di San Salvario di Torino a caso:

      http://www.sansalvario.org/gruppo_associazione.php?id=69

      C'è un mondo dopo il confine di Porto Recanati, con situazioni spesso anche peggiori del nostro paesello, solo che per fare le cose ci vuole per prima cosa...LA VOGLIA

      Elimina
    3. So che tempo fa, a P.to Sant'Elpidio sono state piazzate delle telecamere di sorveglianza nelle zone "calde" e per un po'sono spariti tutti, clienti e lavoratrici...

      Elimina
  3. La legge Merlin e' una delle tante ipocrisie italiane: la prostituzione non e' stata debellata e non si e' certo ridata dignita' alle donne, ne migliorata la situazione sanitaria. La cosa piu' preoccupante e' il senso di impunita' che si respira. La caserma dei carabinieri decentrata in un quartiere periferico doveva essere un deterrente, ma in realta' non lo e' ne' per le prostitute ne' per i clienti. Le auto rallentano e si fermano per strada, noncuranti del traffico ed impavidi guidatori ammiccano con il rischio anche di tamponamenti. Forse i vigili servono piu' in questa zona a dirigere il "traffico" e a fare multe, che davanti le scuole. Mi viene in mente una frase che ho sentito dire poco tempo fa e che mi sembra abbastanza calzante(sperando che qualcuno non mi chieda i diritti): "si puo' proprio dire che questo e' un paese che sta andando a p........"!

    RispondiElimina
  4. "Pubblicani e Prostitute entreranno nel Regno di Dio prima di coloro che si reputano giusti (Cfr. Matteo 21,28-32)".
    Meditiamo: la scelta deve essere sulla prevenzione, l'aiuto alle persone vulnerabili, contrastando l'esclusione sociale,
    diversamente si rischia solo di attaccare le vittime del fenomeno.

    RispondiElimina
  5. Sull'argomento prostituzione, mestiere più antico del mondo,le risposte possono essere molte e molteplici gli interventi risolutori.
    Innanzitutto bene il finalmente ci si accorge che c'è,ed è vero scandalo sul fatto che ci sia e si eserciti ad uno dei principali ingressi al Paese,bel biglietto da visita.Altro che non ci sia ancora una vera legislazione su questo mestiere, libertà di farlo ,assulutamente si ma regolamentato e sopratutto combattuto sui luoghi pubblici, chi lo vul fare , lo faccia privatamente ed in luoghi adatti, sicuramente l'esperienza Torino potrebbe essere presa in considerazione.
    Come abitante del quartiere sud penso che la cosmopoliticità degli abitanti ha creato nell'immaginario collettivo credenze da sfatare , io personalmente non c'lo con gli extacomunitari che abitano l'Hotel House anzi credo che la stragrande maggioranza viva correttamente e comprendo anche che essi abbiano notevoli difficoltà di inserimento nel nostro tessuto sociale e che per questo vadano aiutati ed educati al rispetto dei reciprici diritti.
    Ho anche notato che di recente sono state montate telecamere di video sorveglianza che dovrebbero essere pubblicizzate maggiormente per far si diventi il vero deterrente contro chi usa queste "donnine" ,ho anche notato che ultimamente ci sono pattuglioni all'ingresso del paese , ma sono fini a se stessi perchè 5 minuti dopo che è finto il turno tutto ritorna come prima.
    Ma c'è anche da dire che se và in rete e si clicca su siti di escort e c. Porto recanati è ben presente e quindi non bisogna meravigliarsi troppo quando si dice prostituzione in strada quando poi trans escort ed altro "LAVORANO" tranquillamente in centro al Paese.
    Un appunto ad Emanuela, la caserma de CC. non è in periferia , se fossi un abitante del Qutiere Europa mi riterrei un pochino offeso nel sentirmi dire che abito in periferia, quelli del bivio regina allora sarebbero degli emarginati.
    Comunqe sia, il problema è rilevante e chi di dovere è moralmente ed istituzionalmente obbligato ad intervenire e porre rimedio.

    RispondiElimina
  6. Non periferico forse logisticamente, ma periferico di fatto. Non l'ho detto assolutamente in modo dispregiativo. Io mi sentirei di vivere in una zona centrale solo se vivessi dalla torre alla prima rotatoria sud circa dove le strade vengono pulite giornalmente, dove arrivano le bancarelle nei giorni festivi, dove arrivano le luminarie, dove ci sono gli spettacoli, dove se ci sono i rami pericolanti vengono tagliati ecc....ecc.... Spero di essere riuscita a far passare il mio messaggio

    RispondiElimina
  7. Il tuo messaggio è vero Emanuela: la vita civile,economica ,religiosa ,turistica del Porto è concentrata da secoli nel tratto che indichi. Salvo qualche rara eccezione ...tutto il resto è nulla!

    RispondiElimina