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domenica 13 maggio 2012

GLI SPARI SOPRA (MA NON ERA VASCO ROSSI)

Ennesima sparatoria, a pochi metri dal centro. Cittadini albanesi beccati in flagranza di reato che si sono rifugiati presso la Croce Azzurra e nei dintorni della ex scuola Gramsci. Porto Recanati ieri sera sembrava una scena del crimine. Carabinieri e Polizia alla ricerca dei malviventi, l'elicottero che per quasi due ore ha volato basso sopra le nostre abitazioni. Scene surreali insomma, alle quali non eravamo abituati ma che si ripresentano con troppa frequenza.
La conseguenza immediata, è stata un reazione sdegnata di tutti i nostri concittadini.  Ieri su Facebook ci è capitato di leggere commenti di stampo xenofobo genericamente indirizzati contro ogni etnia che ospitiamo nel nostro paese. E se diventa una caccia allo straniero, vuol dire che abbiamo capito poco della problematica.
La verità, forse, è che non controlliamo più il territorio. Non sappiamo più chi sono i nostri vicini di casa. Non sappiamo, soprattutto, chi lavora e vive civilmente nel nostro paese e chi si arrangia come può, senza alcun mezzo di sostentamento.  Forse non abbiamo gli strumenti per controllare questo fenomeno. Forse, la legislazione vigente (la Bossi-Fini, non dimentichiamolo) non consente agevoli espulsioni indirizzate a chi vive delinquendo.
Il fenomeno dell'immigrazione a Porto Recanati è diventato di una portata tale che non può non essere costantemente monitorato. Con i mezzi e le risorse adeguate.
La caccia all'albanese, chiunque esso sia, seppure ideologica e sbandierata sui social network, non ha senso. Perchè siamo pronti a scommettere che ognuno di noi ha la conoscenza diretta di una famiglia albanese che vive dignitosamente nella nostra cittadina. E che non può pagare per colpe che non gli appartengono.
La dicotomia, vera, deve essere questa. Il saper distinguere tra il male ed il bene. Il non fare di tutta l'erba un fascio. Il capire che se portiamo il fenomeno alla degenerazione ed all'odio razziale non facciamo altro che incrementare ulteriore violenza.

Ci piacerebbe sapere cosa ne pensate voi.


26 commenti:

  1. Sono assolutamente d'accordo con quanto scrivete. Il discrimine deve essere sempre tra chi vive onestamente e chi delinque, al di là delle appartenenze etniche. Personalmente, ieri la mia paura più grande era sapere che c'era un delinquente che poteva essersi nascosto praticamente nel giardino di casa mia, che fosse italiano o albanese poco cambiava, e ho "maledetto" di vivere a ridosso di centinaia di case in costruzione e per questo disabitate, luogo ideale per cercare rifugio. Il rifiuto dello straniero, e soprattutto il rifiuto di qualsiasi tipo di approccio dal punto di vista dell'integrazione sta raggiungendo livelli preoccupanti nella nostra comunità, e questo deve preoccuparci tanto quanto le politiche di sicurezza, perché sono legati a doppio filo. Senza conoscenza e senza dialogo e collaborazione tra le comunità non ci sarà mai sicurezza.

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  2. Quando sono venuta a conoscenza di quanto stava accadendo la mia prima reazione dopo la preoccupazione per i miei figli che erano in giro per il paese, e' stata, devo ammetterlo, di indignazione verso questi continui episodi di violenza imputabili ad extracomunitari. Ora pero', razionalmente, concordo con ogni singolo concetto che avete espresso. Agli extracomunitari, che cerchiamo di tenere il più possibile a distanza e che non conosciamo affatto, non possiamo addebitare tutte le colpe. La diffidenza e l'odio non risolvono i problemi ma li acuiscono. Concordo inoltre che il problema sicurezza e la difficoltà nel controllo del territorio, sono purtroppo molto evidenti. Una sparatoria in pieno giorno, in una zona a due passi dal centro, mi terrorizza e sicuramente non rappresenta un bel biglietto da visita per il nostro paese

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  3. credo che siano state scritte molte cose belle e buone, ma che i fatti inevitabilmente smentiscono.
    Innanzitutto la legge Bossi-Fini, riguardo i respingimenti in mare che sono sulla bocca di tutti, ma che la corte costituzionale italiana prima e il consiglio d'Europa poi hanno reputato illegittima. Non dimentichiamo le sanzioni europee che l'Italia ha dovuto pagare ai somali respinti in mare verso le coste Libiche, oltretutto sostenuti da avvocati italiani (stendiamo un velo strapietoso). Ognuno può trarre le conclusioni che vuole, io la vedo come un'incitamento all'immigrazione irregolare.
    Seconda cosa, quando si parla di messaggi razzisti o xenofobi come dite voi, parlate anche del sostegno che questi messaggi hanno avuto da parte di chi, esasperati, hanno visto nel giardino di casa propria mentre giocavano con figli e nipoti quei tre banditi scappare armati inseguiti dalla polizia.
    Terza cosa quando si parla di fare di tutta un erba un fascio, sappiate di cosa parlate. Siete un blog di informazione, dovreste sapere meglio di tanti altri chi sono gli usuali protagonisti della cronaca locale e nazionale.
    Quarta cosa, se di razzismo volete parlare, sappiate che questa forma di intolleranza non è stata impiantata nelle menti delle persone attraverso una campagna di propaganda antistraniero. La maggior parte della responsabilità va a ricadere addosso a chi ha voluto che all'integrazione avesse corrisposto la totale libertà di fare quel che si vuole, piuttosto che l'integrazione vera degli stranieri attraverso il loro adeguamento ai nostri usi, costumi e leggi.
    A coloro che ancora minimizzano l'ennesima rapina armata per mano di banditi dell'Est europa seguita da un conflitto a fuoco nel pieno di un quartiere residenziale, estendo un felice augurio di ritrovarsi queste persone in casa propria. Buona domenica

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    1. Speriamo solo tu non abbia interpretato il nostro pensiero come quello di chi vuole minimizzare una problematica che ci sembra cocente. Capiamo la tua linea di pensiero. Ma il post, sinceramente, parlava d'altro.

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    2. ecco l'ennesimo ignorante che non avendo argomenti per ribattere ,chiude una frase sugli extracomunitari come sempre cioe':augurio di ritrovarseli dentro casa propria.
      segno evidente del limite dei suoi neuroni!

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    3. quanto mi piacerebbe contare i tuoi di neuroni, penso che basterebbe la mano di un mutilato di guerra volendo approssimare per eccesso..

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  4. Assolutamente, ho solo espresso un punto di vista un po diverso condiviso da molti.
    Un clima di odio che viene visto diversamente dalla mia considerazione, cioè come una conseguenza, rispetto dalla vostra, che invece la vedete forse come una causa di questa caccia allo straniero.
    Punti di vista differenti, ma rispettabili.

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  5. per l'hotel house si sono spesi oltre centomila euri per la sicurezza,che è un condominio privato oltretutto,per il quartiere montarice nulla......per vari motivi dopo tanti crimini.e ho detto tutto.....

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  6. Penso che il tentativo da parte delle forze dell'ordine di controllare il territorio ci sia. Da come si legge sui giornali la gazzella dei Carabinieri stava facendo quello.
    Concordo con l'anonimo sul pensiero razzista, ci sono etnie che nel nostro paese si stanno evidenziando con comportamenti aggressivi verso noi che li ospitiamo e sinceramente non vedo il perchè non debbo puntare il dito contro di loro. Il perbenismo e le frasi di circostanza hanno un po stufato.

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    1. magari fosse un pensiero razzista, penso solo di aver fatto un'analisi di quello che l'oggettività dell'informazione diffonde. Non credo che vi siano quotidiani che siano interessati o abbiano come obiettivo l'impiantamento di un pensiero xenofobo e antistraniero. L'integrazione è un processo che va a vantaggio di tutti, stranieri ed italiani. La differenza la fa chi l'integrazione la vuole o meno. C'è chi come l'Italia che l'integrazione la offre, permettendo a cittadini nati e cresciuti in realtà difficili di rifarsi una nuova vita fatta di benessere, pace e civiltà. C'è invece chi ci sputa sopra, preferendo rubare, violentare o spacciare. Semplicemente nel 90% dei casi troviamo accostati ad eventi di cronaca come spaccio, furti, prostituzione e violenza sessuale personaggi di nazionalità albanese, romena e maghrebina. Ovviamente non tutti gli italiani sono da mettere sul piedistallo dell'onestà e del vivere civile, ma se il 75% delle carceri italiane hanno come inquilini cittadini stranieri ci sarà pure un perché...

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    2. Il giudice Camillo Davigo (quello di mani pulite), qualche anno fa si recó in visita di lavoro in un penitenziario statunitense. Colse l'occasione per chiedere al direttore di quell'istituto correttivo come fosse composta la popolazione carceraria di quel carcere. Il Direttore rispose: "per metà sono spacciatori, rapinatori e stupratori. Per l'altra metà (il 50 per cento) sono colletti bianchi". Il giudice Davigo, sorpreso, chiese spiegazioni: "come colletti bianchi ?". Il direttore rispose: "si gente che per lo piu ha evaso il fisco signore. Ma non capisce ? Hanno mentito al popolo degli Stati Uniti d'America".

      Ecco, basterebbe pensare prima a quanto sopra. Poi, possiamo fare tutte le analisi che vogliamo su come la popolazione carceraria italiana é composta.....

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    3. considerando che nel più severo dei casi gli evasori italiani godono degli arresti domiciliari, penso il colloquio tra Davigo ed il direttore del penitenziario statunitense non sia da prendere in considerazione..

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    4. La differenza tra un paese serio ed uno di buffoni, sta tutta qui.....

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    5. già, nei paesi seri gli immigrati:
      1)non entrano se non sanno la lingua ufficiale del paese dove vorranno vivere,
      2)non entrano se non hanno una quantità di denaro sufficiente a garantire la loro sopravvivenza anche in assenza di lavoro per non gravare sulla società
      3)non entrano senza aver prima superato una serie di visite mediche per scongiurare epidemie
      4)vengono restituiti al destinatario se privi di permesso di soggiorno e l'immigrazione clandestina è punita severamente.

      Forse anche per questo siamo dei buffoni..

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    6. In Germania, nessuno dei quattro punti che tu citi, corrisponde a verità. In Germania ci ho vissuto diversi anni e ci torno con regolarità. Certo, chi sbaglia paga, ma le condizioni che tu citi non esistono proprio. Anzi è vero il contrario. Agli extracomunitari in molti lander vengono garantiti alloggi dignitosi a titolo gratuito. Ed è lo stato che si preoccupa di imparare loro il tedesco, con specifiche scuole e corsi. E le visite te le fanno allorchè una ditta ti assume, come in tutti i paesi civilizzati del mondo (Italia compresa). E quando perdono il lavoro godono dell'assegno sociale come tutti i cittadini tedeschi. Prima di sparare puttanate, documentati.

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    7. Vai in Australia poi rileggi il tuo messaggio davanti allo specchio

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    8. Vedo che ormai hai inseriro lo sparatore automatico di puttanate. L'Australia é uno dei paesi al mondo dove è piú facile ottenere la green card (permesso di soggiorno) che, ad esempio per motivi di studio, viene rilasciato con validitá di un anno. Entro questo periodo sta al visitatore immigrato dimostrare di avere un alloggio e dei mezzi di sostentamento per poter eventualmente rimanere oltre i 12 mesi. Ma dico io.... Documentarsi prima di sparare cazzate a raffica, no eh ?????

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    9. RISPOSTA ALL'ANONIMO DELLE 14.24:
      Prima di sparare cavolate, è pregato di documentarsi.
      La popolazione carceraria in Italia è, alla data del 29/02/2012, di 66.632 detenuti di cui 24.069 extracomunitari quindi poco più di un terzo. Raddoppiare dati vuol dire voler esagerare per esasperare una situazione che sicuramente non è rassicurante di suo.

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    10. apprezzo la tua educazione ricca di francesismo. Non abbassandomi al tuo livello, moolto basso, leggi questo articolo e fai ossigenare il cervello, sempre che ne abbia uno da far funzionare

      http://www.voglioviverecosi.com/index.php?appuntamenti-periodici-con-esperti-di-cambiamento-lavoro-investimenti-all-estero-viaggi_267/informazioni-utili-sull-australia-di-aldo-mencaraglia_286/che-requisiti-bisogna-avere-per-avere-un-visto-e-lavorare-in-australia_664/

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    11. Leggiti i commenti degli altri sopra. Di quelli che sanno documentarsi insomma. E ti renderai conto che hai sparato solo una montagna di minchiate. E questo, sia chiaro, è un italianismo.

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  7. Mio padre è stato picchiato a sangue a 100 metri da casa da un italiano che era già conosciuto per episodi di violenza e furto e che vagava tranquillamente per il paese. Non ho altro da dire.

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  8. Alessandro Palestrini - Coordinatore SEL Porto Recanati14 maggio 2012 alle ore 19:38

    La redazione dell'Argano e il pensiero di Eleonora Tiseni hanno colto in pieno il senso di tutta la questione. Aggiungo soltanto che se fossimo veramente in un Paese in cerca di giustizia civile e penale, le istituzioni si organizzerebbero per dare in ogni situazione un nome ed un cognome a chi delinque. Purtroppo l'Italia e molti italiani si limitano soltanto a dargli una nazionalità.
    Per il resto, chi ha usato e continuerà ad usare termini ispirati a violenza e razzismo se ne assumerà la responsabilità.
    Queste persone si collocano fuori tempo e fuori da una società che dimostra di essere decenni più avanti del loro modo di pensare ed agire.

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    1. Caro Sig. Palestrini, non mi frega se sono fuori tempo e fuori dalla società rispetto a lei e quanti la pensano come lei. Partendo dal fatto che in Italia c'è già abbastanza delinquenza commessa da cittadini italiani, non posso tollerare anche la delinquenza di persone che venendo in questa nazione, invece di integrarsi nel tessuto sociale si distinguono con comportamenti criminali, modi arroganti, incivili e senza rispetto per chi li ospita.
      Non credo inoltre che la nostra società dimostra di essere decenni avanti come sostiene lei, basta leggere in alcuni commenti a questo post gli scambi offensivi solo perchè si è scritto imprecisioni o fornito dati non condivisi.

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  9. Dizionario della lingua italiana Hoepli,
    Sparatoria: Scambio di colpi di arma da fuoco, intensi e concitati: una fitta s. tra poliziotti e banditi
    Non mi sembra applicabile ai fatti avvenuti l'altro giorno.
    Alle nostre forze dell'ordine un plauso per come stanno controllando il nostro territorio e un sostegno ad andare avanti, anche se certe leggi del nostro stato (magari fatte per non fare andare in galera qualche colletto bianco con l'hobby della politica) non li aiutano di certo.

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  10. Difficile capire il motivo della puntualizzazione del significato della parola SPARATORIA... se per attenuare la posizione dei banditi o altro.
    Cosi come non si capisce il motivo per il quale, volutamente o sbadatamente, si omette il fatto che questi ragazzotti vivaci abbiano tentato di investire il carabiniere che ha intimato loro l'alt, o che fosse la banda che ha terrorizzato i residenti di montarice, o che indiscrezioni dicano si tratti della stessa banda che ha tentato di sequestrare la figlia di un residente della stessa zona..
    ma anche la puntualizzazione di SPARATORIA ha il suo perché...

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  11. Vorrei porre alla vostra attenzione un altro fatto, riguardante la vicenda, che mi turba.
    Mi spiegate per quale motivo sui giornali Il Resto Del Carlino ed Il Corriere Adriatico non faccio altro che leggere articoli riguardo la "sparatoria" avvenuta Sabato scorso che spiegano come tutto sia avvenuto in zona Montarice ed in nessun articolo, trovo la verità???
    L'inseguimento si è spinto fino in Via Marconi (parallela della statale) e c'è stata esplosione di colpi (non so da parte di chi, perché per la paura sono scappata) tra l'edificio di un'attività commerciale e la proprietà privata di un cittadino, di fronte alle persone che si erano fermate per guardare i "fuggitivi" ed i carabinieri che li inseguivano lungo la via.
    Perché questo non viene detto? Non è buona pubblicità per le forze dell'ordine? Non è bello scrivere che in un paese turistico avvengono questi fatti? E' deleterio per il turismo? Per la giunta comunale? Per le attività commerciali? Cosa????

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