QUESTO E' UN BLOG "DI PANCIA", SIA CHIARO


Questo blog non è una testata giornalistica ed è aggiornato senza nessuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. Gli autori, inoltre, non hanno alcuna responsabilità per quanto riguarda i siti ai quali è possibile accedere tramite i collegamenti posti all'interno del sito stesso, forniti come semplice servizio agli utenti della rete. Lo stesso per i siti che forniscono dei link alle risorse qui contenute. Il fatto che questo blog fornisca questi collegamenti non implica una tacita approvazione dei contenuti dei siti stessi, sulla cui qualità, affidabilità e grafica è declinata ogni responsabilità. Gli autori dichiarano di non essere responsabili per i commenti inseriti nei post. Eventuali commenti dei lettori, lesivi dell'immagine o dell'onorabilità di persone terze, non sono da attribuirsi agli autori, nemmeno se il commento viene espresso in forma anonima o criptata. Gli autori del blog si riservano il diritto di rimuovere senza preavviso e a loro insindacabile giudizio commenti che risultino offensivi, volgari, blasfemi, inutili, altamente provocatori o che abbiano contenuti di natura pubblicitaria. Inoltre, gli autori non sono in alcun modo responsabili del contenuto dei commenti inseriti dagli utenti del blog: questi ultimi, pertanto, se ne assumono la totale responsabilità.

mercoledì 31 agosto 2011

CONSIDERAZIONI SULLA FESTA PATRONALE (E SULLA FIERA)

Il 29 agosto ricorre la celebrazione di San Giovanni Battista, patrono di Porto Recanati. Il nostro patrono, insomma. Una festa, quella patronale, che in molti Comuni è molto partecipata e che al sud della penisola rappresenta uno dei momenti più sentiti dalla popolazione. Nel nostro caso, però, la domanda sorge spontanea: il nostro patrono gode di altrettanta celebrità, considerazione, rispetto e attaccamento?
Nel rispondere a questo questito ci sorgono moltissimi dubbi.
I cittadini di altri paesi, nel pianificare le ferie, buttano uno sguardo al calendario già a inizio anno, per vedere come si va a incastonare la celebrazione del loro santo patrono. Lo fanno perchè non possono mancare assolutamente all'appuntamento. Che per loro è di vitale importanza.
A Porto Recanati succede la stessa cosa?
Noi diremmo di no. Pensiamo addirittura che spesso la festa cada nel dimenticatoio generale. Rinchiusa in un cassettino che si apre all'uopo, allorché ci si domanda come mai, quel giorno, sul lungomare c'è la fiera e la sera, all'Arena, viene celebrata la santa messa.
Del resto, Porto Recanati vede molti dei suoi cittadini lavoratori  impiegati in città limitrofe. Dove si concentrano uffici e zone industriali di una certa importanza. Questo, ovviamente, comporta che quando la festività del santo Patrono ricada in un giorno feriale, molti vadano comunque al lavoro. E non rientra  nelle nostre abitudini prendersi una giornata di ferie per celebrare il buon San Giovanni Battista...

In questo contesto è scoppiato il casino della Fiera. Il Comune ha preso la decisione (lecita, sia chiaro) di annullare l'abituale fiera della terza domenica di agosto (che ai commercianti bancarellari portava buoni incassi) per sostituirla con la fiera del Santo Patrono. Che quest'anno ricadeva di lunedì, lavorativo e, in aggiunta, classico giorno di rientro dalle ferie di agosto.

La Fiera, diciamolo chiaramente, non è stata un gran successo. Perché molti dei commercianti, infatti, in una sorta di sciopero, sono rimasti a casa. E soprattutto perché il grosso dei turisti, lunedì 29 agosto, aveva già fatto le valigie.

Ora la domanda che ci poniamo è questa:  valeva la pena fare tutto questo casino?
Non sarebbe stato meglio trovare una sorta di compromesso con i commercianti garantendo loro la classica fiera della terza domenica di agosto per poi avere, in cambio, una massiccia partecipazione degli stessi alla fiera del Santo Patrono?

A noi sembra che, in ogni caso, sia mancato il buonsenso.

Così come ci sembra che una tradizione che rispetti il santo Patrono non la si può inculcare con l'imposizione di una fiera. Molto semplicemente la si sente o non la si sente.
E a Porto Recanati, consentitecelo, volenti o nolenti, il santo Patrono non ha mai avuto questo "seguito".

Aspettiamo, ovviamente, i vostri commenti al riguardo.




(clicca sull'articolo sotto per ingrandire)



Cartelli di protesta dei bancarellari


8 commenti:

  1. Sono spesso d'accordo con voi. Non in questo caso. Occorre dire che lunedì i commercianti dissenzienti non sono "rimasti a casa", sono andati a fare la fiera a Senigallia. Si sono lamentati perchè non volevano perdere nè la fiera di Senigallia nè quella patronale. Bisogna interrogarsi su quale sia il compito dell'amministrazione: trovare occasioni di lavoro agli ambulanti o prendere decisioni che valgono per l'intera collettività? Penso sia legittimo voler festeggiare il Patrono e magari allungare la stagione turistica con qualche iniziativa. Comunque le proteste, anche abbastanza poco urbane a mio avviso, hanno già ottenuto il risultato che il Comune farà recuperare la "giornata" agli ambulanti. Non ricordo chi lo diceva, ma aveva ragione "il mondo è delle minoranze agguerrite ed organizzate".

    RispondiElimina
  2. TUTTO CIO' CHE E' PATRONO E FESTA PATRONALE PALIO COMPRESO, E' IN MANO DEI SOLITI NOTI DA UNA VITA E DA UNA VITA MANTENGONO TUTTO IMMUTATO E VOGLIONO CHE RESTI COSI'. SONO VECCHI DI TESTA E CERCANO GIOVANI CHE SIANO VECCHI COME LORO E CHE PORTINO AVANTI QUELLO CHE E' GIA' STATO STABILITO. I PORTORECANATESI SONO STUFI DI STARE DIETRO A QUALCOSA CHE NON GLI APPARTIENE PERCHE' DA PARTE DEI SOLITI NOTI NON C'E' ALCUN TIPO DI PARTECIPAZIONE E SE TI FAI AVANTI CON IDEE NUOVE TE MASSACRANO.

    RispondiElimina
  3. Per favore potreste mettere un post per parlare solo del Palio? Grazie. Sono d'accordo con quello che dice il signor Ubaldo.

    RispondiElimina
  4. prima di tutto il mondo non e' delle minoranze agguerrite,ma in questo caso delle solite lobby che comandano.
    a portorecanati con la scusa ormai vecchia che campiamo con il turismo si fa solo quello che decidono i commercianti,i gestori degli chalet e dei balneari e infine adesso anche quello che decidono gli ambulanti.Ma ai residenti che fanno gli operai,ai pensionati e a chi svolge una libera professione che non sia commerciale pensa mai qualcuno?

    RispondiElimina
  5. Abbiamo un'arena e cosa ci fanno ? Gli arrosti. Questa è l'amministrazione del magna che te passa,dei signori del muretto, delle cozzate, dei ciauscoli. Perchè a quelli che gli avete permesso di lottizzare a man bassa,non gli fate mettere a posto l'arena? Pure il cinema all'aperto ci avete tolto. Perchè non fate la raccolta dei rifiuti come dio comanda? Non lo sapete che più differenzi e più soldi il comune piglia? l'amministrazione ci fa apposta a far stare i cittadini nella merda, così sono sicuri che quando glie da un contentino pare che gli ha dato l'oro!

    RispondiElimina
  6. Caro Maurizio Castellani, se i commercianti, come dici tu, "non hanno scioperato ma sono andati alla fiera di Senigallia" allora non ci è chiaro un concetto: cosa facevano lunedì mattina alle 06,30, dietro il Comune, quattro auto dei carabinieri dalle quali sono scesi 16 agenti vestiti in assetto sommossa, sul luogo inviati per prevenire eventuali disordini da sciopero dei bancarellari ???????

    L'ARGANO

    RispondiElimina
  7. Lungi da me contestare il diritto allo sciopero, non appartiene al mio modo di vedere le cose. Tuttavia, a parte che tecnicamente non si tratterebbe di sciopero ma di serrata, gli animi si erano riscaldati (ho visto la foto sul giornale di gente che alzava le mani). Era per questo che avevo scritto delle "minoranze agguerrite". Sul fatto che i bancarellari che protestavano siano andati o meno a Senigallia, sarebbe bello andarlo ad accertare (solo per curiosità non per altro). Rinnovo comunque la stima agli autori del blog con cui, come ho detto, sono quasi sempre d'accordo.

    RispondiElimina
  8. QUANTO LA PORTIAMO ALLA LUNGA QUESTA STORIA,IO L'ATTUALE AMMINISTRAZIONE NON L'HO VOTATA,MA QUESTA VOLTA HA FATTO QUELLO CHE I RESIDENTI CHIEDEVANO DA TEMPO,CIOE' FESTEGGIARE LA FESTA DEL PATRONO ANCHE IN MANIERA LAICA E NON SOLO RELIGIOSA.QUINDI BEN VENGA LO SPOSTAMENTO DELLA FIERA DEL PATRONO NEL GIORNO DEL PATRONO COME IN TUTTI I PAESI NORMALI,ANZI SPOSTIAMO ANCHE QUELLA SOTTOSPECIE DI PALIO COSI' PER PAR CONDICIO TRA COMMERCIANTI E AMBULANTI!

    RispondiElimina