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sabato 18 giugno 2011

I LIBRI DELL'ARGANO: DON LORENZO MILANI, "A CHE SERVE AVERE LE MANI PULITE SE SI TENGONO IN TASCA"

Quello che vi vogliamo presentare oggi è un nuovissimo "Istant book" edito da Chiarelettere che raccoglie alcuni scritti di don Lorenzo Milani.

Don Lorenzo Milani
A CHE SERVE AVERE LE MANI PULITE SE SI TENGONO IN TASCA
Chiarelettere, 2011
pagg. 89
€ 7.00


«Io insegno come il cittadino reagisce all'ingiustizia. Come ha libertà di parola e di stampa. Come il cristiano reagisce perfino al vescovo che erra. Come ognuno deve sentirsi responsabile di tutto.»
don Lorenzo Milani

«Don Milani si rivolge ai ragazzi della sua scuola come ai "sovrani di domani". Come ai cittadini che saranno, il cui esercizio di libertà è anche esprimere la volontà di leggi più giuste, e dunque anche obiettare, accettando socraticamente le conseguenze penali, a quelle ingiuste [...] Servitù è il vero nome di quell'obbedienza che non è virtù.»
Dall'introduzione di Roberta De Monticelli 

don Lorenzo Milani (Firenze 1923 - 1967)
Si avvicina al cristianesimo all'età di vent'anni e a ventiquattro è ordinato sacerdote. Diventa cappellano a San Donato di Calenzano, importante centro operaio vicino a Firenze, dove avvia il suo esperimento di istruzione popolare contro la scuola classista che condanna i più poveri all'ignoranza, dunque alla servitù.
È un prete scomodo per la Chiesa, che sceglie di isolarlo esiliandolo in una minuscola comunità sopra Firenze: Sant'Andrea a Barbiana. Siamo nel 1954. Nel 1965 don Milani scrive una lettera aperta a un gruppo di cappellani militari che in un loro comunicato ufficiale avevano definito vile e anticristiana l'obiezione di coscienza. Il gesto gli costa un rinvio a giudizio per apologia di reato e una condanna postuma. Con i ragazzi della scuola di Barbiana don Milani compie una straordinaria avventura umana e spirituale, culminata nel maggio del 1967 con la pubblicazione di Lettera a una professoressa, opera collettiva oggi letta in tutto il mondo.
Qua sotto il booktrailer del libro:

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