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mercoledì 11 aprile 2012

MAI VISTA UNA LIRA ?

Oggi, cavalcando la spietata e drammatica attualità, vi proponiamo una riflessione partendo da un contesto nazionale. Parliamo del finanziamento pubblico dei partiti e degli scandali che con i recenti casi Lusi/Margherita e Famiglia Bossi/Lega nord hanno conquistato l'onore delle cronache. Come noto, i partiti, percependo ben 5 euro per ogni consenso elettorale ricevuto, sono ricchissimi e si vedono assegnare milionate di euro che spesso vengono gestiti in maniera molto personalistica e comunque illegale. Nessuna altra organizzazione o istituzione riceve cinque volte i fondi che ha dimostrato di avere speso. Allora, davanti a tanta pubblica generosità (non dimentichiamoci che i soldi dei rimborsi elettorali ai partiti vengono dalle nostre tasche) ci poniamo una domanda molto semplice. Di questo fiume incessante di denaro, cosa arriva nelle sedi dei partiti di paesi come il nostro ?  Abbiamo esperito una nostra piccola indagine. Ed il risultato è spietato. Sembra che non arrivi nulla. Zero, nada de nada.  E la cosa, lo capirete, turba parecchio. Se a Porto Recanati, un qualsiasi partito, volesse organizzare un volantinaggio, o una iniziativa culturale, o un piccolo convegno su una problematica cocente, non ha il becco di un euro per farlo. E deve arrangiarsi con i propri mezzi. Il tutto, a fronte di lauree pagate (o comprate) ai primi e secondogeniti di casa Bossi, o degli spaghetti all'aragosta da 150 euro a piatto di un Lusi qualunque. Tesorieri che diventano bancomat di iniziative private che premiano una banda di disgraziati anzichè svolgere quella che dovrebbe essere la vera funzione del finanziamento pubblico ai partiti: ovvero sostenere la politica dal basso, quella delle sedi dei paesotti, quella delle iniziative pubbliche e del coinvolgimento dell'elettorato. Quella che, per capirci, rappresenterebbe il sale della democrazia.

Ecco, se fossimo i segretari o i coordinatori di uno dei partiti portorecanatesi, proporremmo al coordinatore regionale un elenco della spesa:  un computer, una stampante, cinque pacchi di risme di carta da fotocopia,  il corrispettivo per un allaccio di una linea adsl. E perchè no, un contributo per il pagamento dell'affitto per una sede consona. Il tutto, sia chiaro, fatturato e rendicontato. Il minimo per sopravvivere insomma. E per fare politica. Meglio spenderli in questo modo quei soldi, piuttosto che farli gestire da una banda di malviventi.

E' forse questo che ci ha portato alla situazione attuale. I partiti ormai sono organizzazioni verticistiche ed oligarchiche. Incapaci di guardare in basso, dove potrebbero pulsare le passioni e le emozioni.

Sono casta nella casta. E quando il  politico di rilievo di turno viene beccato con le mani nella marmellata, si rifugia dietro a quello che ormai è divenuto una sorta di irrinunciabile "must" :

                                    "mi hanno pagato o ristrutturato casa a mia insaputa"

Perchè poi, sia chiaro, se non ci prendono pure per il culo, che gusto c'è ?



17 commenti:

  1. Trovo giusto che la politica venga finanziata dallo stato onde evitare che chi ha grandi finanziatori possa fare politica e chi invece non ha sponsor resti al palo. Ma perchè mai dovrebbero avere "riborsi elettorali" senza che nessuno abbia mai dimostrato effettivamente le proprie spese e senza che nessuno abbia mai avuto la possibilità di poter controllare. Visto che mi chiedi soldi, mi dimostri come li hai spesi. O no?. E poi perchè in Italia la Politica costa 5 volte tanto(Spero Basti) rispetto ad altri stati. E poi scopriamo che i partiti hanno le casse strapiene di soldi e che vanno ad investire in Tanzania (che neanche hanno voluto i soldi (che figura di Merda))o altro. Attenzione se fate caso non ho parlato di destra centro o sinistra perchè appare chiarissimo a tutti <che quando si parla di finanziamenti ai partiti tutti cambiano discorso. E per tornare al tema, se io fossi un segretario di partito che deve fare i conti con le casse ristrette mi incazzerei tanto ma tanto che li manderei aff.....o tutti e altro che stampante compiuter e risma di carta. Manderei i militanti quelli si a mangiare gli spaghetti a spese del partito perche sono loro che fanno il PARTITO e non chi si fotte i soldi.-

    Pasquino.

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  2. Quanto vorrei che qualcuno, a mia insaputa, saldasse il mio mutuo che ormai non riesco più a pagare.......

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  3. Forse mi attirerò l'ira di molti ma vorrei portare la vostra attenzione ad un fatto curioso: tutti i partiti sono a favore delle modifiche per quanto riguarda i finanziamenti ai partiti, l'unico che immediatamente si è mosso e ha depositato il quesito per il referendum che chiede di abolire i rimborsi elettorali ai partiti alla Corte di Cassazione, è stato Antonio Di Pietro dell'Italia dei Valori. Tutti gli altri i soldi li vogliono e non sono disposti a rinunciarli! Quanto gioverebbe alla nostra economia risparmiare milioni e milioni di euro e magari far finanziare i partiti dai privati come succede anche in America?

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    1. Vorrei solo aggiungere che forse è giunto il momento di un controllo accurato nelle casse dei partiti e intendo TUTTI i partiti!

      "Una soluzione non arzigogolata, ma semplice e chiara: l’annullamento dei finanziamenti alla vigilia (il prossimo 31 luglio) della riscossione dei fondi del 2010 da parte dei partiti politici. Non “renderli trasparenti” come auspicava Bersani, ma cancellarli in toto, come decisero gli italiani nel Referendum del 1993..." M.Crozza

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    2. Di Pietro ha preso i soldi dei rimborsi elettorali tramite un'associazione parallela che porta lo stesso nome del partito. Per questo motivo è stato rinviato a giudizio. Rinvio a giudizio che i giudici hanno ritenuto di non procedere. Ma una sentenza del mese di gennaio o febbraio 2012 a ribaltato la decisione rinviando tutto a nuova udienza. Altro che favole. sotto riporto alcuni esponenti dell'idv indagati per reati che vanno dalla mafia ai rimborsi elettorali.
      Paride Martella, ex presidente della Provincia di Latina arrestato nell’ambito dell’Inchiesta su appalti truccati della Acqua latina: un giro da 15 milioni di euro, anch’esso esponente di Italia dei Valori ed indagato per concussione e associazione mafiosa.

      Franco La Rupa, nel 2005 è stato indagato dalla Procura di Paola per presunti brogli elettorali e illeciti nell’utilizzo di fondi della legge 488, mentre l’estate scorsa lo ritroviamo coinvolto nell’operazione «Omnia», indagato per concorso esterno in associazione mafiosa.
      Andrea Proto, consigliere comunale, reo confesso, ha incassato una condanna a un anno e nove mesi per aver raccolto la firma di un morto.
      Gaetano Vatiero, incarcerato per corruzione aggravata perché secondo i magistrati favoriva alcune Spa in cambio di quote societarie.

      Mario Buscaino, già sindaco di Trapani, nel luglio del 1998 accusato di concorso in associazione mafiosa per voto di scambio.

      Rudy D’Amico, ex assessore dell’Idv, questa volta a Pescara, e rimasto coinvolto nell’inchiesta «Green Connection» sulla gestione del verde pubblico: è accusato di associazione a delinquere, abuso d’ufficio, tentata turbativa d’asta e tentata corruzione.

      Vincenzo Iannuzzi, ex sindaco di Lungro (Cosenza), condannato nel 1992 per «falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale» e riabilitato dal tribunale di sorveglianza di Catanzaro qualche anno dopo: Di Pietro l’ha premiato candidandolo al Senato.

      Giuseppe Soriero a cui il foglio calabrese «Il Dibattito» ha dedicato spazio per l’imbarazzata testimonianza al processo di Palmi sulle infiltrazioni mafiose al porto di Gioia Tauro. L’importante esponente Idv si sarebbe rifiutato di fare il nome del mafioso suggeritogli da un imprenditore per evitare ritorsioni.

      Americo Porfidia, deputato, indagato dalla Dda di Napoli per 416 bis: associazione a delinquere.

      Domenico D’Elena, candidato 2008 al Senato, rimosso da sindaco di un paese campano per «contiguità con la camorra» e con precedenti penali per assegni a vuoto, concussione, blocco stradale e il solito 416 bis.
      Pino Aleffi, tessera 762 della loggia di Licio Gelli, candidato in Sardegna.

      Tancredi Cimmino, nel 1998 fu chiesto prima il suo arresto e poi il rinvio a giudizio per associazione camorristica, falso e peculato per appoggi elettorali del boss Carmine Alfieri.
      Cristiano Di Pietro, il figlio consigliere regionale a Campobasso, che su delega del presidente della Provincia era stato incaricato di partecipare al tavolo che si è tenuto al ministero delle infrastrutture con il papà Ministro Antonio Di Pietro, riducendo il tutto a una riunione di famiglia. Indagato per corruzione, turbativa d’asta e abuso d’ufficio.

      Lo stesso Di Pietro è indagato dalla Procura di Roma – con la tesoriera del partito, l’onorevole Silvana Mura – per truffa aggravata, appropriazione indebita e falso in un procedimento che cerca di fare luce sulla gestione delle risorse finanziare dell’Italia dei Valori.

      L’ex Pm è «sotto processo» anche all’ordine degli avvocati di Bergamo perché quando lasciò la magistratura per fare il legale, prima difese il suo miglior amico accusato della morte della moglie a Montenero di Bisaccia, poi si costituì parte civile nello stesso procedimento. Tradendo due volte: l’amico e il cliente.

      Fonti: il Giornale, La casta di Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo, la Stampa, la Repubblica, Orpheus

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    3. Gentile Anonimo,

      per essere corretti prima di usare copia-incolla da un sito anti-IDV qualsiasi, avrebbe potuto verificare alcune cose:

      Ha nominato persone che non sono neanche esponenti dell'Italia dei Valori:

      Mario Buscaino

      Questo tizio non è mai stato iscritto al partito Italia dei valori, ma anzi è notoriamente un uomo della Margherita. Alle elezioni del 2008 Italia dei valori aveva intenzione di sostenerlo nella candidatura a sindaco di Trapani, ma dopo che emerse la vicenda che lo riguarda, Italia dei valori lo invitò a farsi da parte, così come pure i Ds e la Margherita.

      Franco La Rupa

      L'ex consigliere regionale Franco La Rupa (eletto nel 2005 per l'Udeur e, dopo la sospensione decisa dal partito, entrato nel gruppo Calabria Popolare Democratica) http://www.ansa.it/web/notizie/regioni/calabria/2011/07/18/visualizza_new.html_784259059.html

      E poi ha citato

      Andrea Proto

      Su questo signore ho trovato riscontro della condanna ad 1 anno e 4 mesi in primo grado del 19 febbraio 2008 (non 1 anno e 9 mesi, come vorrebbe Il Giornale) anche su un articolo di Repubblica del 20 febbraio 2008, che però è da leggere per capire quanto sia “grave” la questione (che a me personalmente fa sorridere):

      http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2008/02/20/condannato-per-la-firma-del-morto.html

      Rudy D’Amico

      Si dimise subito, il processo è ancora in corso, per il momento nessuna certezza sulla sua colpevolezza

      Vincenzo Ianuzzi

      "Preciso, in merito alle voci di condanne in via definitiva a carico di Vincenzo Iannuzzi, candidato con Italia dei Valori al Senato, che Iannuzzi ha ricevuto agli inizi degli anni novanta una condanna relativa a fatti risalenti al 1981, con pena sospesa.
      Con sentenza del Tribunale di Sorveglianza di Catanzaro del 26 ottobre 1997 è stato pienamente riabilitato. Attualmente non ha procedimenti penali in corso e ricopre la carica di Sindaco di Lungro, provincia di Cosenza.
      Cordialmente, Antonio di Pietro"

      Paride Martella

      Fatti, comunque che risalirebbero a quando Martella, esponente del CCD-UDC, ricopriva il mandato di presidente della Provincia di Latina (1994 - 2004) ed era responsabile della società Acqualatina. L’adesione di Martella all’IdV è avvenuta solo nel 2006.
      Giornalisti volutamente non informati hanno accostato questo avvenimento alle vicende che hanno coinvolto un intero partito, l'Udeur. Vorremo ricordare a questi giornalisti che a differenza dell'Udeur l'Italia dei Valori, venuta a conoscenza delle accuse mosse dalla magistratura a carico dell'avv. Paride Martella, ha provveduto, immediatamente, alla sua sospensione da qualsiasi ruolo e incarico politico, come facciamo sempre in questi casi
      http://italiadeivalori.antoniodipietro.com/articoli/politica/sospeso.php#

      Non ho voglia di perdere altro tempo per cercare fonti e per verificare cose che avrebbe dovuto fare Lei prima di far pubblicare un commento che aveva l’unico scopo di screditare e di gettare fango sulla credibilità altrui. Purtroppo, per motivi più che ovvi, questo atteggiamento è particolarmente diffuso nei confronti di Antonio Di Pietro e del suo partito Italia dei valori. Non a caso "Il Giornale" è stato condannato per tre volte ad un risarcimento danni di quasi 350 mila euro a favore di Antonio Di Pietro.
      In più può leggere la risposta dettagliata e molto chiara di Di Pietro per quanto riguarda la Gestione dei finanziamenti, i suoi guadagni e i suoi proprietà a questo link:
      http://www.antoniodipietro.it/2009/01/calunnie-solo-calunnie


      Ora chiudo il discorso... se Lei fosse a conoscenza di un Partito PURO, ONESTO, PULITO E SENZA PECCATO, la prego di segnalarlo, mi iscriverò in un lampo!

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    4. Mi tolga una curiosità: all'inizio del suo commento parlava di un rinvio a giudizio per Di Pietro, cortesemente mi può segnalare la fonte, io non sono stata capace a trovarne nessuna traccia....Grazie!
      Mi scuso con i ragazzi de L'Argano per aver abusato dello spazio dedicato ai commenti parlando di un partito specifico ma penso che sia doveroso mettere in chiaro alcune cose quando vengono mossi accuse infondate e ingiuste.
      Nessuno è perfetto e chi è senza peccato scagli la prima pietra...

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  4. http://www.lavocedellevoci.it/inchieste1.php?id=164
    si legga le proprietà del sig di pietro e veda se una persona che dichiara quello che dichiara lui può avere tutto sto ben di Dio. Infine non ha smentito del figlio e non può smentire che ancora è sotto inchiesta per i soldi dei rimborsi elettorali. Siccome la penso come lei, da di pietro non prendo lezioni di ONESTA', sia chiaro. Con rispetto,ANONIMO

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  5. politici tutti uguali mai fidarsi . e sbagliato il sistema punto .. questi sono ladri tutti .. se no non andavano a fare i politici ..

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  6. Della serie "il piu' pulito ha la rogna!" Comunque credo che, nonostante molte accuse siano fondate e che il marcio esista nell'utilizzo di fondi pubblici da parte dei vari partiti e/o esponenti politici (non si e' salvato nessuno: terzo polo, pdl, margherita, sinistra e ora lega), i giornali spesso strumentalizzano e sbattono in prima pagina notizie manovrate e poco verificate (non ne abbiamo qualche esempio anche nel nostro piccolo?). La caccia alle streghe sui giornali prima ancora che nei tribunali, devo ammetterlo, mi spaventa molto.

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    1. vero....ci sono giornalisti capaci di fare il proprio dovere,ma nel nostro paese non cè ne sono.
      ad esempio,da chi è rappresentata il resto del carlino?Da una persona che non si sa chi l'abbia fatta fare la giornalista,che nello stesso tempo occupava altre cariche incompatibile per il suo ruolo.Che un giorno si e l'altro pure cambia bandiera politica per convenienza ecc.ecc.
      l'altro del corriere adriatico non aggiungo altro....lo conoscete tutti.
      come si può pretendere che da questi soggetti arrivi una discreta informazione?

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  7. Alessandro Palestrini11 aprile 2012 alle ore 20:13

    Da Coordinatore di un partito di livello locale, non posso che non sposare la proposta dell'Argano.
    Quotidianamente il nostro partito a Porto Recanati è costretto a fare i conti della serva e oggi far stampare un manifesto (e sottolineo uno!!) per pubblicizzare una semplice iniziativa è diventato un lusso.
    Fino a qualche settimana fa avevamo un cellulare del partito, che abbiamo dovuto togliere perchè i fondi purtroppo finiscono e in tempi di crisi neanche il più generoso dei militanti è giustamente disposto a fare sacrifici.
    Adesso cerchiamo di divider le telefonate. Il problema è che internet fa risparmiare tanti soldi ma non tutti sono reperibili con una mail.

    Non abbiamo mai avuto una sede. Più volte abbiamo chiesto al comune se fosse disposto ad individuare una sala pubblica da condividere con altri partiti e associazioni ma senza avere mai una risposta.

    Comunque anche volendo, al regionale potrei chiedere molto poco, visto che SEL ha solo un rappresentate grazie al quale vengono finanziate iniziative a carattere regionale e poco più. Inoltre SEL non rientra nei partiti che possono usufruire dei rimborsi elettorali visto che alle scorse elezioni europee non ha raggiunto la percentuale dello sbarramento. Eravamo appena nati.

    Il discorso dei rimborsi ai partiti è molto delicato. Io penso che vadano rivisti e diminuiti ma sono perplesso sulla completa eliminazione. Per esempio c'è chi propone i famosi sponsor, ma quale sponsor investirebbe su un partito come SEL che cerca di opporsi quotidianamente alle lobby di potere? Cioè alle stesse lobby dalle quali dovrebbe avere i fondi necessari per la propria esistenza?
    Credo che con i soli finanziamenti dei privati, possa succedere che un imprenditore molto ricco possa dominare con molta più facilità la politica nazionale e poi i politici sarebbero costantemente ricattati dai poteri economici che determinerebbero di fatto molte scelte politiche.
    Qualcuno potrebbe farmi notare che questi fenomeni succedono anche oggi, ma oggi esistono almeno forze politiche piccole che hanno ancora la possibilità di denunciare questi conflitti di interesse.

    Mi viene in mente la possibilità di adottare un sistema misto, ben monitorato. Nel quale lo Stato rimborsa nè più nè meno di quello che viene speso, magari con una percentuale di rivalutazione.

    Non lo so, comunque la situazione così com'è non può più essere tollerata.

    Alessandro Palestrini - Coordinatore SEL Porto Recanati

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  8. io ho deciso di cambiare ,dopo tanti anni ho deciso che votero' movimento 5 stelle,l'unica rivoluzione legale che e' rimasta,visto che non siamo pronti a una VERA RIVOLUZIONE!
    ITALIANI POPOLO DI PECORE!!

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  9. penso che tutti hanno i loro indagati ed i loro ladri.qualcuno ben informato nella politica portorecanatese,può dirmi se esistono queste siuazioni oppure è roba piccola.....e solo per poche persone?

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  10. Pezzo scritto molto bene. Complimenti. Problematica vera e di attualità. Certi giornalisti del Corriere Adriatico leggendo l'ARGANO potrebbero imparare un sacco di cose. Ne sono certa. Altro che ristoranti pieni e week end da tutto esaurito. Il giornalismo vero è questo.

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  11. All'inizio avevo scritto che ciò che non trovavo giusto erano i rimborsi c.d. "a pioggia" e senza alcun controllo. Ora tralascio le critiche verso un determinato partito o segretario (Se vuoi accusare abbi almeno la capacità e la volontà di documentarti) in quanto il mio discorso era verso LA POLITICA in genere senza destra centro o sinistra. Palestrini ha ben rappresentato le problematiche di una sede locale che si trova a doversi autofinanziare anche per la stampa di un volantino. In tv vediamo che adesso A-B-C- hanno deciso di rinviare le trance di finanziamento di 100 milioni di euro. non hanno detto che era meglio che quel danaro fossi dato a garanzia degli imprenditori verso le banche o per servizi sociali di assistenza. Hanno solo deciso di RINVIARE.......
    A me non interessa chi si frega i soldi ma interessa che si fregano i nostri soldi e che sono tutti d'accordo.

    Pasquino.-

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  12. Ma nn saprei da dv cominciare,
    Non c'è dubbio che certa stampa manipola e indirizza le coscienze a secondo l'orientamento politico e la lobby di turno.
    Purtropponessun partito si salva, l'evidenza è sotto gli occhi di tutti, prob.
    aimè dico prob. nemmeno IdV si salva e i duri e puri della Lega anche loro......
    il duro è diventato moscio e di puro hanno solo lo slogan.
    E' uno schifo e ha ragione chi dice che x le sezioni locali nn ci sn soldi, ma
    x le lauree comprate e le macchine della nomenclatura di soldi ce ne sn a iosa.
    Cmq nessuno si può ergere a moralista, molti indignati di noi prob. quando
    stanno li prb. farebbero peggio.
    E' il sistema morale che ha fallito, scandali ovunque, ormai nessuno ci fa più caso, anzi è apprezzato e riverito chi è furbo, l'onesto è un fesso, ancora peggio
    il politico onesto, non lo vota nemmeno la moglie.
    C'è da ricostrure e rivalutare tutto nella nostra società, a cominciare dalla famiglia, la scuola, la Chiesa e via di seguito.
    Lo sappiamo tutti che è così, ma il dio denaro viene prima di tutto.

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