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lunedì 30 gennaio 2012

NON TUTTO IL MONDO E' (IL NOSTRO) PAESE

Molto spesso siamo portati a pensare che le cose funzionino dappertutto allo stesso modo. Ora cercheremo di dimostrarvi che invece non è così.

Alla vigilia delle elezioni comunali 2009 il candidato Rosalba Ubaldi si gioca l'asso e propone la realizzazione di un porto-darsena, atteso dai cittadini portorecanatesi da oltre 100 anni. Nessuno di preciso sa di cosa si parli in quanto, a parte un rendering utilizzato per la campagna elettorale, del progetto (nel senso materiale del termine) non si sa più nulla.
L'elaborato riemerge un paio d'anni dopo dai computer di una ditta privata (la DF di Porto Recanati), identificata dalla stampa locale come possibile "finanziatrice" dell'opera. Peccato che, di li a pochi mesi, l'azienda finisca per chiudere, a dimostrazione che probabilmente tutte le speranze erano state riposte nel soggetto sbagliato.


Vediamo cosa succede a pochi passi da noi, a Ravenna: lo facciamo citando un articolo della rivista mensile "Bolina" (che ringraziamo), una pubblicazione rivolta agli appassionati di nautica.

La darsena di Ravenna decisa dai cittadini.
Con la consegna la Comune di Ravenna delle proposte elaborate dai cittadini si è chiusa la prima parte del progetto "la darsena che vorrei" l'originale iniziativa portata avanti dal Comune romagnolo, cha ha coinvolto centinaia di abitanti in vista della realizzazione de piano di riqualificasione dello scalo della città. Un processo di valutazione collettiva avvenuto con la tecnica dell'Open Space Technology, un metodo di progettazione partecipata e democratica, già consolidato all'estero, che si è basato su gruppi di lavoro, passeggiate con gli esperti nei luoghi interessati al progetto, incontri, e dibattiti aperti a tutti. Indicazioni e proposte sono state raccolte in un libro e consentiranno al Consiglio comunale l'elaborazione, entro l'estate, delle linee guida per la realizzazione della nuova darsena, sulla quale i cittadini potranno ancora presentare osservazioni. 

Insomma questo è l'esempio che i progetti fondamentali per lo sviluppo di un paese possono essere trasparenti e partecipati, oppure ambigui e dispotici.

Di seguito la foto del gruppo di lavoro dei cittadini ravennati ai quali facciamo gli auguri di buon lavoro!

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