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venerdì 25 agosto 2017

HOTEL HOUSE: IL COMUNICATO DI PAC

Per fare chiarezza, se ce ne fosse bisogno.  
Lettera ai cittadini di Porto Recanati


Come indicato nel titolo, con questa nota, vogliamo rivolgerci non soltanto agli amministratori ed ai politici di professione, alla stampa (giornali o blog che siano) ma soprattutto ai cittadini di Porto Recanati, di qualunque provenienza e cultura, coloro i quali, come noi, condividono l’amore per il paese, ne rispettano le regole e contribuiscono, con il loro operare, a creare per se stessi e per i propri figli migliori condizioni di vita.
Esattamente un anno fa, il 17 agosto 2016, abbiamo presentato un’interrogazione scritta alla nostra Amministrazione, dal titolo “Condizioni di agibilità e sicurezza Condominio Hotel House “.
In altre occasioni abbiamo riproposto la stessa tematica, sempre cercando di mettere in evidenza tutte le problematiche del caso, con video e report fotografici che ponevano in evidenza i rischi e le criticità che vivono quotidianamente e sulla loro pelle gli stessi residenti.
Diciamo questo, per sgomberare il campo dal qualunquismo politico che oggi è di gran moda.
Infatti, è frequente la pratica di etichettare con l’epiteto di “Razzista“ chi tenta di dare risposte concrete ai quotidiani problemi di convivenza, al contrario della politica che invece di rimedi, propone  soluzioni palliative e prettamente assistenzialistiche.
Una su tutti è l’invio di denaro pubblico, come se ciò fosse la panacea di tutti i mali e poco importa dove andranno a finire, o se il loro utilizzo contribuirà concretamente alla risoluzione del problema, l’importante è mandare soldi, per tacitare le coscienze.
E proprio in merito all'HOTEL HOUSE, nonostante in questi giorni si sia tentato, attraverso la stampa ed i vari social, di specificare con una certa enfasi che neanche un euro di denaro pubblico verrà speso per interventi privati, alla fine degli articoli compare sempre la frase che riapre uno spiraglio a possibili nuove prospettive (e per noi, in certi casi, è opportuno saper leggere anche tra le righe onde evitare di essere....fraintesi di brutto).
Si vedano in tal senso le dichiarazioni rilasciate dal Sindaco ai giornali: se da una parte, infatti, il primo cittadino si affretta a specificare che i soldi stanziati per l’Hotel House saranno utilizzati esclusivamente in interventi pubblici e non privati, chiude la sua intervista dichiarando che “Qualora la Regione dovesse deliberare diversamente ne prenderemo atto e ci comporteremo di conseguenza(daSindaco informa).
Come se non bastasse, inoltre, pochi giorni fa la deputata europea Cecile Kyenge in visita all'Hotel House, dopo aver toccato con mano la realtà del palazzo multietnico, ha dichiarato di “voler approfondire la questione fondi, a disposizione per il risanamento di tutta l’area esterna, per valutare se esistono percorsi per intervenire all’interno del complesso stante l’elevato degrado sociale in cui la comunità vive”. (dal Cittadino di Recanati).
Il senatore PD Morgoni, in pieno accordo con la deputata europea, ha affermato”..che ci debba essere un intervento anche all’interno dell’edificio...trovare ulteriori risorse indispensabili per dare risposte ai problemi drammatici dell’Hotel House”.
Ora, dato che oramai il “politichese“ lo conosciamo tutti e che due indizi fanno una prova, è chiaro ed evidente che qualcuno è già entrato in piena campagna elettorale (si vedano interventi, oltre quelli già citati, di: Marconi e Leonardi) non ci stupiremmo se grazie ad un particolare stratagemma o artifizio politico, i cittadini si trovassero poi a leggere che “magicamente” una parte del denaro pubblico stanziato, verrà invece speso per interventi diretti ad una struttura privata.
Poco importa a chi scrive (e, siamo sicuri, anche a chi legge) se detti soldi provengano dalle casse comunali o dalla Regione; sempre di soldi pubblici si tratta, quindi di soldi anche nostri.
Lo stesso Sindaco, nella recente intervista a Radio Erre, ha espressamente dichiarato che se entro dicembre non verrà rispettata l’ordinanza di messa in sicurezza dello stabile di conseguenza ne sarà ordinato lo sgombero.
A questo punto, amministrativamente parlando, è corretto proseguire nel progetto:“Hotel House – da una storia divergente ad un futuro di integrazione” spendendo soldi pubblici per un importo pari ad €1.425.000,00 (oltre ulteriori €100.00,00 stanziati dalla Regione) per un intervento volto alla riqualificazione dell'area su cui sorge il complesso attraverso la realizzazione di importanti opere riunite nell'obiettivo di migliorare le condizioni di fruibilità dell'area adiacente l'Hotel House, ripristinando condizioni igienico sanitarie (che, quindi, ad oggi non sussistono???) e decoro urbano che consentano di rendere più gradevole e sicuro l'utilizzo delle aree pubbliche e migliorando il collegamento dell'Hotel House al contesto urbano del Comune di Porto Recanati, creando così i presupposti per una effettiva integrazione (che, quindi, ad oggi non sussiste???) con la comunità locale???
A che servirebbe (ma, sopratutto, a chi gioverebbe) porre in essere azioni di:
  • valorizzazione e implementazione dell’attuale punto di raccolta differenziata dei Rifiuti Solidi Urbani , nel quale far confluire la mole significativa di materiale ad oggi accumulato e razionalizzazione della gestione e della raccolta
  • Realizzazione di percorsi ciclo-pedonali che migliorino l’accessibilità dell’area e la sua fruibilità in sicurezza, anche attraverso la realizzazione di illuminazione pubblica e videosorveglianza
  • Sistemazione di un parcheggio a raso ubicato in prossimità Hotel House
  • Realizzazione di uno spazio attrezzato per la gestione di attività ludico-ricreative del tempo libero e percorsi vita
    (da risposta scritta del Sindaco del 13 ottobre 2016 ad interrogazione di PAC del 17 agosto 2016)
Secondo voi (cittadini) ha un senso, oggi, investire €1.525.000,00 di soldi pubblici su un'area adiacente un fabbricato che nelle intenzioni del sindaco (e non solo) dovrà seguire le sorti delle ormai famose “Vele di Scampia” (ossia: demolizione del fabbricato con conseguente riqualificazione urbanistica di tutta l'area adiacente)???
Oppure ci si trova di fronte all'ennesimo esempio di inutile sperpero di denaro pubblico???
Ad onor del vero €600.000,00 circa (secondo quanto riferito dal Sindaco) saranno utilizzati per politiche di integrazione che (lasciatecelo dire) leggendo i vari fatti di cronaca locale, in diverse situazioni hanno prodotto pochi risultati.
La realtà, cari Portorecanatesi è che non c’è nessuna volontà di risolvere la questione Hotel House, perché risolverla significherebbe porre fine al grosso flusso di denaro pubblico che da anni rappresenta un’inutile spesa per la cittadinanza, poiché è innegabile che l’H.H. (allo stato attuale) si configura come un esempio di ghettizzazione e non certo come un riuscito progetto di integrazione.
Allora ci chiediamo ma, sopratutto, lo chiediamo ai nostri concittadini: perché il Comune intenda continuare ad indirizzare altri €300.000,00 presi dalle nostre casse comunali verso l’Hotel House, così come dichiarato dal Sindaco nell’intervista a Radio Erre?
Altresì se da un lato concordiamo con l’Amministrazione nel porre in atto soluzioni coraggiose, dall’altra siamo perplessi sull’effettiva fattibilità del progetto edilizio, prospettato dal Sindaco, che prevede la realizzazione di un cospicuo numero di appartamenti (480).
Una volta realizzati, infatti, quali saranno i requisiti per una corretta assegnazione? Come verrà individuato chi ne ha effettivamente diritto rispetto a semplici speculatori o rispetto ai proprietari di immobili già sottoposti a procedure immobiliari?
Saremmo curiosi di sapere, comunque, come i nostri politici riuscirebbero a giustificare un tale esborso di denaro alle popolazioni terremotate!
Sempre in tema di Hotel House e sicurezza, e di un eventuale utilizzo di soldi pubblici nell'interesse dei cittadini, vale la pena ricordare, infine, che questa amministrazione non è riuscita a trovare (o non ha avuto interesse a farlo) €20.000,00/25.000,00 annui per contribuire al pagamento del canone d'affitto dell'immobile dove si trovava il presidio di Polizia Stradale, così portando alla chiusura del presidio locale dopo tanti anni di presenza sul nostro territorio.
Ma detto questo, che rappresenta semplicemente il nostro punto di vista, ci dissociamo fortemente da coloro i quali usano espressioni fuori luogo e razziste verso chi da anni, nel nostro paese, vive onestamente del proprio lavoro e nel rispetto delle regole e delle abitudini locali. Queste persone hanno tutto il diritto di vivere una vita dignitosa, in case decenti, nel rispetto delle più elementari norme igienico-sanitarie e lontano da quei rischi che oramai tutti conoscono.
Ma perché ciò avvenga dobbiamo sicuramente avere il coraggio di trovare soluzioni alternative, diverse da quelle messe in atto fino ad ora, visto che, se continuiamo a fare sempre le stesse cose, otterremo sempre gli stessi inutili risultati e questi purtroppo, oggi, sono sotto gli occhi di tutti..... politici e non.




1 commento:

  1. Non abbiamo soldi per 480 appartamenti tutti insieme? Cominciamo a trovare alloggio ad una famiglia per volta, partendo dai piani alti... piano piano, mentri si svuotano li muriamo, dopo di che cominciamo a sigillare i piani disabitati... pian piano i residenti rimasti dovranno far sempre meno scale. Ci vorranno anni ma alla fine quando sara vuoto si potra abbattere e non bisognera trovare un alloggio per tutti in un'unica soluzione. Per gli alloggi si puo procedere all'esproprio degli immobili costruiti ma invenduti..non vedo come mai si possa permettere a qualcuno di cementificare senza nemmeno gia avere gli acquirenti. Se non li trovi non sei capace quindi stai facendo danni alla comunita avende cementato per nulla(intanto i palazzi degradano vedi zona peep).

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