Hotel House come Scampia ?
Ho ascoltato tutta l'intervista che il nostro sindaco ieri ha rilasciato a Radio Erre. E mi ha molto colpito il passaggio nel quale il nostro primo cittadino auspica, per il nostro Hotel House, politiche simili a quelle attuate per le famose Vele di Scampia.
Di che cosa parliamo? Di riqualificazione di quartieri degradati. Con la finanziaria 2017 il governo italiano ha premiato 27 progetti per il finanziamento (o co-finanziamento) di complessivi 500 milioni di euro.
Uno dei 27 progetti era appunto quello del Comune di Napoli che prevedeva l'abbattimento di 3 delle Vele di Scampia, la riqualificazione dell'intera area, la consegna di nuovi alloggi agli abitanti del posto in altre zone del napoletano e la trasformazione dell'unica Vela rimasta in piedi in uffici comunali. Ed era appunto il progetto cui il nostro sindaco faceva riferimento nella sua intervista di ieri.
Penso sia assolutamente normale che il nostro sindaco invochi un progetto del genere per il nostro Hotel House. Penso che il nostro palazzone e le problematiche abitative che rappresenta debbano entrare nell'agenda del governo nazionale prima possibile. Non riesco infatti a capacitarmi di come, una struttura del genere, non sia stata fino ad oggi meta di una accurata visita da parte della Presidenza del Consiglio. Trovo tutto questo scandaloso. E penso che Sindaco, Pettinari e Ceriscioli dovrebbero essere ricevuti a Roma per dibattere serenamente del problema Hotel House. Mentre invece, Ceriscioli forse l'Hotel House non sa neppure dove si trovi.
Ma continuando nel paragone (auspicato dal Sindaco) Scampia-Hotel House, mi sorge un atavico dubbio. E purtroppo è un dubbio che trova il suo fondamento in un fenomeno che nel nostro territorio sta divenendo sempre più dilagante: il razzismo.
Confesso dunque di sostenere che il nostro paese, la nostra provincia, la nostra regione, la nostra nazione non siano intellettualmente pronti ad una ipotetica soluzione di sistemazione dei 480 proprietari di appartamenti dell'Hotel House in sistemazioni logistiche costruite, nel post abbattimento, con pubblico denaro (modello Scampia). Perchè i proprietari degli appartamenti dell'Hotel House sono Pakistani, Nigeriani, Marocchini, Tunisini, Indiani, provenienti dal Bangladesh appartenenti ad un'altra cinquantina di etnie.
Ergo, nell'immaginario razzista medio un po' fascista e decerebrato che copiosamente popola i nostri territori, sono persone da imbarcare su un gommone e riportare a casa. Sono persone che si meritano una bomba che rada al suolo il Palazzo mentre dormono. Sono gente che, molto semplicemente, si deve levare dai coglioni. A spese zero. Che se ne tornino a casa loro. Cazzo.
E poco importa se il Palazzone nella sua maggioranza sia abitato da oneste famiglie di lavoratori che, come ha anche ricordato il sindaco nella sua intervista, vivono onestamente educando al meglio i propri figli.
Perchè lo stereotipo dell'italiano medio che mangia pane e fascio mai digerirebbe che a quelle persone possa venire assegnato un nuovo alloggio come contropartita di un abbattimento del Palazzo.
"Prima gli italiani". Questo motto risuonerebbe come una cantilena. E un extracomunitario che si è comprato un appartamento da 40 mila euro all'Hotel House non potrebbe poi essere "premiato" nel post abbattimento del Palazzo con un alloggio di pari dimensioni in una zona più apprezzabile dal punto di vista urbanistico. Si creerebbe un caso.
La questione Hotel House insomma è paradossalmente molto più complessa di quella di Scampia. Perchè riguarda il nostro modo collettivo di vedere la vita, di interfacciarsi con il prossimo, di capire la differenza tra un delinquente (di qualsiasi etnia) e una brava persona (di qualsiasi etnia e provenienza).
Senza condizionamenti. A prescindere dai passaporti.
Praticamente un'utopia.
È un alibi per non fare nulla!
RispondiEliminaÈ come invocare l'intervento dei marines per combattere i vu'cumpra'.se non si riesce a tenere pulito il paesello non vi cimentate con problemi insormontabili ...per voi
Credo che il problema non sia di quei proprietari di appartamenti all' HOTEL HOUSE,che DEVONO essere aiutati in caso di abbattimento.
RispondiEliminaIl vero problema è che dove alloggiano 4 persone registrate,in realtà ce ne sono 14.
Dove si sistemeranno questi 10 irregolari ?
Sarebbero costretti ad uscire dall'anonimato,che finora li ha protetti.
Giusto aiutare chi si integra e si regolarizza,ma gli altri glielo lasceranno fare ?
Argano ho letto quanto riportato da RadioErre in merito all’iniziativa del consigliere Marconi relativa al problema Hotel House ed ho capito, finalmente, l’intervista del sindaco alla stessa emittente. Questa mattina io credevo, in perfetta buona fede, di trovarmi di fronte ad una presa di coscienza della drammaticità del problema che abbiamo come comunità cittadina. Drammaticità che avesse portato il sindaco a mettere da parte quella supponenza che contraddistingue la vita dell’amministrazione comunale e che quindi si avviasse verso una sorta di convocazione degli stati generali, con il coinvolgimento di tutte le forze politiche, culturali e sociali presenti nella città. Stati generali per affrontare il problema e fare fronte comune per rappresentarlo a chi avrebbe l’autorità per risolverlo. Ma vai! Scopriamo invece che, tramite i buoni auspici di un consigliere regionale di maggioranza, ha avviato contatti con il Presidente della Giunta regionale e che in Consiglio stanno lavorando addirittura per una proposta di legge nazionale di iniziativa regionale per la risoluzione del problema. Cribbio! Ma se non fosse venuta una ex ministro queste novità le avremmo conosciute solo nella prossima campagna elettorale? Perché ho l’impressione che solo di questo si tratti e nulla di più. Anzi mi correggo. L’8 dicembre si avvicina e se il palazzo non sarà a norma chi firmerà l’ordinanza di sgombero?
RispondiEliminaIl Sindaco nell'intervista ha detto che è disposto a firmare l'ordinanza di sgombero se il Palazzo non dovesse essere messo a norma.
EliminaNon ci rimane che attendere e vedere cosa succederà.
Certamente! Ma se in Consiglio regionale si sta preparando una legge nazionale, di iniziativa regionale, che riporta il tutto a Palazzo Chigi? E poi lascia perdere se i tempi saranno biblici ed il Parlamento non ha mai approvato una legge di iniziativa regionale, l'importante è sembrare non essere!
RispondiEliminaMa credete davvero che una legge del genere sia possibile, in confronto alle tante emergenze italiane? Avete un'idea, per esempio, di quanto costerebbe la sola demolizione con annessa bonifica dall'amianto che pare abbondante? E poi chi ci abita ora dove la mettiamo? Aspetteranno pazientemente la costruzione dei 480 appartamenti per loro? E questi appartamenti dove li costruiamo? C'è già un'ipotesi, magari pensando a qualche area "suggerita" dai soliti esperti del settore edil-speculativo? Avete solo una pallida valutazione di quanto tutta questa operazione (sciagurata già nel concepimento) potrebbe costare sulla carta?
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