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sabato 28 maggio 2016

IL MOVIMENTO CINQUE STELLE SULLA SANITÀ REGIONALE

L’ ONOREVOLE  ANDREA CECCONI A PORTO RECANATI : COSI’ LA GIUNTA CERISCIOLI SMANTELLA LA SANITA’ REGIONALE


Intervenendo al convegno sui mali che affliggono la sanità a Porto Recanati, organizzato dal Movimento 5Stelle di Porto Recanati, a sostegno del candidato sindaco Sauro Pigini, il deputato Andrea CECCONI, della commissione sanità della Camera, ha sottolineato come, da parte della giunta regionale, vi sia una interpretazione del tutto peggiorativa delle disposizioni ministeriali che obbligano le Regioni ad una razionalizzazione del servizio sanitario ed in particolare della presenza sul territorio degli ospedali. Il parlamentare ha evidenziato il disinteresse, da parte della giunta, a percorrere con decisione le strade intraprese da due delle regioni confinanti, Emilia Romagna ed Umbria. Regioni che hanno ormai da tempo un sistema completamente informatizzato della sanità, con la centralizzazioni di alcuni servizi, quali ad esempio le analisi cliniche, e che hanno permessodi non chiudere ospedali local,i in modo da salvaguardare il diritto dei cittadini ad usufruire dei servizi di primo intervento sanitario,con tempi di rischio accettabili. Nelle Marche, invece, si sta assistendo ad un continuo smantellamento di importanti strutture sanitarie, privandole dei servizi essenziali in modo da renderle del tutto inutili e quindi statisticamente fuori dai parametri di sopravvivenza. Tutto ciò sulla pelle dei più deboli e per difendere interessi ormai consolidati e contro i quali il Movimento 5Stelle combatte una battaglia solitaria. Battaglia che potrebbe essere rafforzata dalla presenza di più sindaci del Movimento 5Stelle,che ha nella sanità una delle sue stelle.

La Consigliera Regionale Marina PERGOLESI, della commissione Sanità del Consiglio Regionale, ha invece sottolineato come, anche per quel che riguarda il diritto dei cittadini a poter accedere a visite specialistiche in tempi ragionevoli, la Regione Marche abbia autonomamente derogato dagli standard ministeriali, costringendo sempre più cittadini a ricorrere a visite specialistiche completamente a proprie spese, senza poter usufruire di quanto stabilito dalla stessa Regione. A proposito, poi, dei tagli relativi alle guardie mediche, la consigliera Pergolesi, ha sottolineato di come gli stessi rientrino nella logica di smantellamento della sanità pubblica, precedentemente illustrata dell’onorevole Cecconi.

Movimento 5Stelle di Porto Recanati

Porto Recanati, 28 maggio 2016

 

5 commenti:

  1. Non c'è volontà di far funzionare la sanità pubblica, altrimenti la sanità privata , che ha abbondanti mani sulla politica ( ed a Porto Recanati ne abbiamo un esempio eloquente) come farebbe a fare profitto ?

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    1. Il brutto è che la sanità privata investe dove c'è il bacino e ciò significa che in larghe zone delle Marche, là dove il servizio pubblico verrà cancellato e là dove la popolazione è inferiore alla costa, i cittadini non avranno alcun diritto alla salute e alle cure.
      E su questo NESSUNO dice una parola perchè è più redditizia la demagogia pubblico-privato.
      Poi si fanno chiamare "politici"!

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    2. Veramente la Leonardi in commissione sanità si è battuta parecchio su questi argomenti. Invece la Regione va avanti coi tagli e l'unico modo per avere i servizi è pagarseli.

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    3. Quindi, Anonimo 14:06, il diritto così svanisce. Mai sentito parlare di gente che rinuncia alla salute, alle cure, alla prevenzione perchè è senza quattrini (confidenze di medici)? Mai pensato ad anziani che vivono soli, chessò?, ad Apiro o a Castelletta di Fabriano?

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    4. Sono anonimo 14:06, non capisco perché polemizzi con me quando diciamo la stessa cosa!
      Che i servizi per averli bisogna pagare è un'amara constatazione, come pure che la Regione persevera nei tagli alla sanità. Citavo la Leonardi perché ho letto sui giornali che ha sollevato molte interrogazioni proprio sui tagli al 118 nei comuni montani e sulla chiusura dei piccoli ospedali, nonché per mantenere la guardia medica a Porto Recanati.
      Davvero non capisco il tuo commento.

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