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giovedì 26 maggio 2016

IL CONFRONTO TRA CANDIDATI SINDACO

Come promesso, pubblico l'audio della serata dell'incontro tra candidati sindaco che si è svolto presso l'Oratorio dei Salesiani al cospetto di un folto pubblico.

Per ascoltare, cliccate qui.




31 commenti:

  1. Incontro molto "ingessato".
    Più che domande erano richieste di temi complessivi( sicurezza,decoro,giovani ecc.) che avrebbero avuto bisogno di più di 2-3 minuti per risposta.
    Ovvio che con 6 candidati si sarebbe fatto l'alba quindi ne sono scaturite risposte quasi simili e molto superficiali.
    Tempo sprecato per decidere chi di loro sia il migliore da votare se qualcuno era ancora indeciso.

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    1. I salesiani non sono più quelli di una volta, che facevano le cose sapendo con precisione chirurgica quale risultato ottenere.

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    2. Magari inserendo indicazioni di voto nell'omelia domenicale!

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  2. Ho avuto l'audacia (sì, audacia perchè alla fine questa è stata la spinta indispensabile visto come è andata) di partecipare alla serata in questione. Un dibattito fiacco e superficiale, che si è sviluppato secondo un copione che poteva essere intitolato in qualsiasi maniera (favolette per bambini? racconto per anziani un po' in là con gli anni? omelìa di un parroco in una domenica di novembre, mese dei morti?), ma non di certo confronto da campagna elettorale per il rinnovo del Consiglio comunale di un paese agonizzante.
    I candidati a sindaco si sono mossi come se danzassero un minuetto di Bach nelle sale della reggia di Versailles, rispondendo in maniera vaga a domande quasi sempre prive di sostanza (già dalla prima che rassomigliava a un pistolotto da cattedratico arrivato lì quasi per caso) e MAI dirette e capaci di far pensare a una proposta precisa, concreta, fattibile e, soprattutto, in grado di identificare politicamente la lista rappresentata. La formula poi dell'incontro è stata quanto di più astratto si potesse immaginare: pistolotto iniziale di un prete, lettura del curriculum accademico della conduttrice, scheda "professionale" dei giornalisti... interroganti, risposte (?) dei candidati in un ordine estratto a sorte di volta in volta, fervorino finale di chiusura di un altro prete per il quale tutti sono bravi e buoni (compresi quelli che ancora si ripropongono, nonostante i tanti danni compiuti in paese?) e... buonanotte a tutti.
    Sono uscito e tornando a casa, passo dopo passo, ho iniziato ad essere tormentato con insistenza dall'enigma angosciante: il 5 giugno cosa faccio, come voto?
    Alla luce del dibattito di poco prima, quando mi sono messo a letto ho avuto ben chiaro solo che la scelta è tra due soluzioni obbligate: o voto scheda bianca o vado al mare tutto il giorno. O per evitare... tentazioni è meglio che vado in montagna?

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    1. Io fossi in te andrei al mare con una pietra al collo o in montagna a buttarmi in un dirupo

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  3. Ero presente, comunque grazie Argano per l'ennesimo prezioso contributo al dibattito politico cittadino.
    E bravi i salesiani per l'iniziativa!
    Come è già stato detto altrove nel blog, i più credibili mi sono sembrati Pigini e Leonardi, magari lui meno abituato a parlare in pubblico, lei più "scafata" ma comunque tradiva una certa emozione, in ogni caso i più pacati e rassicuranti. Giri e Mozzicafreddo mi sono sembrati "fuori tempo massimo": si vede che appartengono ad una politica del passato (quel passato che entrambi hanno ricordato nel presentarsi). E Mozzicafreddo che dice di tornare in politica perché ormai si avvia alla pensione, forse poteva evitarlo. Credo che la generazione dei 40-50enni espressa dagli altri candidati sia quella giusta per governare. Zoppi e Rovazzani erano molto agitati: lui fuori dalle sue "convention" mi è parso un po'spaesato; lei invece è troppo aggressiva, è partita subito sulla difensiva lamentandosi delle critiche ricevute nel precedente mandato. E poi non si può dire che si è preferito la famiglia e il volontariato alla carriera e poi "ma queste non sono medaglie da mettersi sul petto in queste occasioni", allora non lo dire e basta!
    Per quanto riguarda i contenuti, in pratica le risposte sono state abbastanza simili, anche perché i giornalisti hanno scelto i temi più forti su cui tutti devono avere un'idea se vogliono governare (sicurezza, burchio e immobili comunali, tutela della costa, lotta alla droga e al disagio giovanile, bandiera blu). Differenze rilevanti tra chi ancora sogna il porto (Mozzicafreddo, Rovazzani, non lo esclude Pigini) e sulla destinazione del kursaal (Giri e Rovazzani puntano al project financing con parziale cessione al privato, gli altri al recupero integrale per la città) e della Diaz.

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    1. Vorrei capire la zoppi come fa nel Kusaal a metterci biblioteca teatro centro culturale ecc ecc...fa un palazzo da 4 piani !!!!

      chi vuole restaurarlo completamente senza aiuto dei privati dovrebbe dire dove li prende i SOLDI!!!

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    2. gli altri che puntano al recupero integrale per la città dovrebbero dirci con quale soldi non credi?

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    3. Fortuna che c'eri tu anonimo delle 8.42, ci hai spiegato tutto alla perfezione, peccato che forse hai visto un altro dibattito. Stavi sul divano a vedere Porta a Porta?

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  4. scrivete commenti più brevi. Perchè le pappardelle così lunghe stufano. Il 2 e 3 commento l' ho mollati alla quinta riga. Logorroici e pallosi siete.

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  5. Osservatore Politico26 maggio 2016 alle ore 11:20

    Mah , incontro a mio avviso poco utile , al massimo si capisce chi è più abituato a parlare in pubblico e chi meno.

    Ha senso fare domande simili in un confronto:

    O meglio in un confronto fra sindaci sul tema della droga o della difesa della costa che risposte ci si aspetta? infatti tutti dicono circa le stesse cose.

    Sono mancate le 2 domande fondamentali:

    1)Quale è il problema piu grave del paese ? (per vedere quali erano le priorità)

    2)Cosa farei nei primi 100 giorni.

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    1. Le prime due domande (ovvero mezza serata) se ne sono andate con due argomenti che non sono assolutamente di pertinenza del Comune. Ovvero, difesa della costa (fondi dipendenti da Governo e Regione), tra l'altro per una zona del paese già stanziati, e sicurezza (di pertinenza di Questura, Ministero degli Interni e Ministero della Difesa tramite i Carabinieri). Una terza domanda ha riguardato il problema della droga (estremamente connesso a quello della sicurezza). E' mancata una domanda del tipo: "dammi una tua idea di città e dimmi cosa farai sicuramente e cosa non farai sicuramente". E' mancata una domanda del tipo: "ti insedi e quale è la prima misura impattante a costo relativo che intendi adottare?" - E' mancata la domanda: "Pensi che in questo paese ci sia ancora una visione di urbanizzazione impostata su un modello Burchio (che ha una sua componente turistica) oppure le vie da perseguire siano altre?"
      Ho avuto la sensazione che si sia parlato di Porto Recanati, con persone che dovranno governarla, ma su problematiche che non saranno di competenza, appunto, del Comune.

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    2. Gentile Argano, sono l'autore del commento 2 e non voglio essere "palloso", ma non pensa che anche la scelta di chi doveva fare le domanda andava meditata meglio, cercando qualcuno più... professionale, al di là dell'essere o meno "indigeni"? Un dibattito del genere va studiato bene a tavolino da chi organizza se si vuol fare qualcosa di utile a tutti.

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    3. Io non posso dire che chi faceva le domande non avesse la preparazione per farle. Si trattava di due giornalisti professionisti. A mio modo di vedere avrei dato un altro impulso alla serata per renderla più frizzante e meno ingessata. Concordo con te che un evento del genere debba essere preparato nei minimi dettagli da tutte le parti in causa.
      Alla fine, penso sia uscita una serata molto noiosa.
      E per evitare la noia, occorreva stimolare i candidati su tematiche diverse.
      Questa è la mia opinione. Ed è anche l'opinione di uno che ha intervistato a lungo 5 dei 6 candidati sindaci.
      E, lo ripeto al fine di evitare incomprensioni, è l'opinione di uno che vede tutto dal punto di vista di un blog. E un blog è più versatile, meno ingessato, più confidenziale di una testata giornalistica classica. Sia essa riferita a carta stampata o on line.

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  6. Innanzitutto grazie tante Sig.Argano,per il suo pronto e puntuale contributo audio postato nell'immediatezza.Per chi come me non ha potuto partecipare al "confronto",è stato davvero utile usufruire del suo servizio.Una domanda.Come mai non hanno preso parte in qualità di giornalisti,i nostri Trevisani o Bufalari,o ancora meglio la sua persona,che sicuramente siete considerati dal popolo come profondi conoscitori della realtà problematica portorecanatese?Sicuramente,anche se con domande preparate,avreste messo un po' più di pepe alla serata.

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    1. La decisione a chi affidare domande e moderazione della serata è stata presa penso direttamente da Don Carlos e Don Lorenzo. Non ne conosco la metodologia con la quale si è provveduto a scegliere chi dovesse fare le domande. Per cui non so come risponderti per il fatto che non siano stati invitati a fare domande Bufalari e Trevisani. So che qualcun altro avrebbe voluto sedere a quel tavolo e non se l'è presa bene per il fatto che non è stato invitato (l'editore di una testata recanatese). Per quello che riguarda la mia persona, preferisco non essere stato tirato in causa. Perchè la cosa avrebbe scatenato, non essendo io un giornalista iscritto all'Albo, il furore di mezzo mondo. Se poi vuoi sapere cosa ci farei io dell'Albo dei giornalisti, non te lo posso riferire qua....

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    2. Ottimo Argano , sei un Bloggher , e per tanto tieniti alla testata e no ti immischiare in quelle domande che , sicuramente fatte da te o dagli altri non partecipanti avrebbero potuto essere prese male.
      Continua nel tuo stile ,che va bene così

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    3. Ma come Trevisani e Bufalari? Magari un paio di candidati erano pure contenti ma gli altri quarto li mandavamo allo sbaraglio?
      Dai non facciamo ridere...

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    4. Quale sarebbe il problema di mandare "allo sbaraglio" gente che, prendendosi la responsabilità del governo, dal 6 giugno sarà tecnicamente capace, sbagliando o anche volendolo, di mandarci, eventualmente a scatafascio? Veramente non capisco questo genere di coccole per il nostri "amati" politici.

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    5. Il mio candidato sindaco non evita nessuna domanda, non teme i confronti con gli avversari né con i giornalisti e soprattutto non MENTE agli elettori

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    6. Vedi Alessandro, il fatto di confrontarsi è sempre e comunque positivo .
      Dire che non eri tu ,Bufalari,Pierini e la Daddario,a fare domande è stato molto corretto.
      Non oso dire o dare giudizi su chi ha condotto il meating ,dico solo che fare domande in quel modo nota una scarsa capacità cognitiva dei veri problemi che si dovranno affrontare , ed aspettarsi risposte altrettanto qualificate era del tutto inutile, visto che ciascuno nel poco tempo a disposizione ed essendo scarsi di sintesi non potevano far altro che in massima parte dire le poche cose che quasi in comunione di intenti hanno detto.
      Ben altro ed in altro luogo, sicuramente più laico, si sarebbero affrontati gli stessi argomenti con una dialettica espressiva migliore e sicuramente più incisiva .
      Quello che si è visto era uno stormire fiacco di applausi che come un suono stereofonico venivano dalla platea a seconda che era uno o l'altro candidato alla chiusura di ogni singola risposta .
      Ma che vuoi fare se quello di ieri sera è il risultato ,dico , in che mani siamo messi?

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    7. Visto che è stato fatto il mio nome, specifico ancora una volta che io non sono nè pubblicista nè giornalista.
      Scusatemi, ma io questa cosa la voglio specificare prima e dopo i pasti perchè non voglio usurpare titoli che non ho.

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  7. È un passo avanti,ma aspiri amo ad avere un confronto libero fra candidati,con domande non preordinate fatte da giornalisti .qualcuno si sottrarra ' per timore di perdere consensi ma ci piacerebbe il vero CONFRONTO.

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  8. infatti i chiamiamoli giornalisti invitati a porre domande non so come e se si siano preparati, forse preoccupati solo di un pizzico di protagonismo e niente più
    mamma mia che totale mosciura

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  9. Penso che l'Oratorio non fosse il luogo ideale par una serata come quella di ieri. Avrei preferito l'Auditorium. Anche perchè mi ha fatto specie vedere il cortile trasformarsi in una playea puramente laica. Ma forse sono di un'altra generazione. Ricordo i tempi della gioventù quando don Giancarlo o il coadiutore Franco concludevano le nostre serate con la buonanotte come faceva Don Bosco. Ieri sera, dopo il 'grazie a tutti' mi aspettavo la buonanotte dei miei adorati anni passati all'oratorio. E, come ci insegnava don Enrico, un' Ave Maria alla Madonna per il mese di Maggio. Sto invecchiando, lo so. Ma questi sono gli insegnamenti che ho ricevuto.

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    1. Allora io voto chi sa fare il SOL col pollice come faceva don Giorgio.

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    2. E vabbè , se ognuno ha le sue domande che le faccia pure ai candidati presso le loro sedi, i gazebo, al supermercato ecc, mica è vietato e non credo che si sottragga nessuno.

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    3. Non è questione di invecchiare, il luogo è stato aperto alla cittadinanza per un incontro pubblico, credo che concludere con una preghiera sarebbe stato un po' forzato. Ma l'oratorio è un luogo di aggregazione e rispetto all'auditorium è più accessibile (c'erano molti anziani venuti a piedi) quindi l'iniziativa per me è stata positiva.
      Non solo le cose del passato sono buone.

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  10. Puoi pregare ogni momento in ogni luogo,se qualcuno ti ascolta prega pure per il nostro paese.

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  11. Scusate, ma ascoltando la registrazione ho notato che nella lista Insieme alla Gente, non è stato menzionato il nome del candidato Caruso. Dimenticanza della moderatrice o atto voluto? mah.....

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  12. L'hanno dimenticato ed e' stato meglio .....Buon intenditor poche parole

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