Apprendiamo, purtroppo, dal sito del Messaggero:
ANCONA - È Porto Recanati il Comune che guida la top ten dei tagli tra gli enti locali delle Marche, addirittura, secondo le stime ministeriali rese note da Legautonomie Marche, subirà una decurtazione del 100% dei trasferimenti e dovrebbe restituire somme allo Stato, così come le amministrazioni di Sirolo e Numana. «La manovra di bilancio di ogni comune sia di centrosinistra che di centrodestra sarà condizionata dalla forte riduzione dei trasferimenti ordinari da parte dello Stato». Così il direttore di Legautonomie Marche Roberto Piccinini.
«Il rischio che corrono i Comuni - spiega in una nota - è che i minori trasferimenti, unitamente ad un probabile minor gettito dell’Imu rispetto a quello previsto dal Ministero dell’Economia determino serie problematiche di equilibrio del bilancio. Una criticità che si sommerà al peso crescente e oramai insostenibile dei vincoli del Patto di stabilità».
L'Imu.Secondo Piccinini inoltre, «le determinazioni del Governo sulle modalità di pagamento dell’Imu daranno luogo a crescenti problemi di liquidità per i Comuni già in sofferenza finanziaria per il venir meno dei trasferimenti erariali».
Per Legautonomie Marche, la risposta «a queste politiche non può essere la disobbedienza fiscale, ma non vi è dubbio che è necessaria un’azione forte per restituire dignità e certezze ai Comuni e per ottenere che il ricavato dell’Imu resti ai comuni per finanziare i servizi e corrispondere alle necessità delle città». Legautonomie invita i Comuni marchigiani ad aderire alla manifestazione nazionale di protesta e proposta in programma il 24 maggio a a Venezia.
Ma le difficoltà dei Comuni non finiscono qui, segnala Piccinini: «le forti perplessità sulla fondatezza dei dati del gettito forniti dal Ministero dell’Economia e gli ulteriori tagli ai trasferimenti rendono ancora più arduo il compito di dotarsi di uno strumento finanziario attendibile capace di garantire a fine anno l’equilibrio di bilancio, rendendo in molti casi inevitabile una ulteriore pressione fiscale sulla casa e sui cittadini».
Legautonomie.
È dunque Porto Recanati il Comune che guida la top ten dei tagli tra gli enti locali delle Marche, addirittura, secondo le stime ministeriali rese note da Legautonomie Marche, subirà una decurtazione del 100% dei trasferimenti e dovrebbe restituire somme allo Stato, così come le amministrazioni di Sirolo e Numana. A seguire San Benedetto del Tronto (92,4% di riduzione dei trasferimenti, Porto San Giorgio (-71,1%), Montemarciano (-69,1%), Recanati (-67,8%), Senigallia (-67,1%), Corridonia (-66,4%), Falconara (-66,1%), Grottammare (-65,6%), Porto Sant’Elpidio (58,4%).
Ancona.Tra i capoluoghi di provincia, la città che risente più della scure dei tagli è Ancona (-50,2%), seguita da Macerata (-42,4%), Pesaro (-39.9%), Fermo (-36,5%), e Ascoli Piceno (-30%). Sul calcolo incide anche detrazione Imu, cioè la differenza tra la somma del gettito Ici del 2011 e il gettito dell’Imu di spettanza del Comune. Per otto Comuni delle Marche il gettito Imu dovrebbe essere inferiore al gettito Ici del 2011 ed è quindi prevista un’integrazione in varia misura: sono Sant’Elpidio a Mare, Cingoli, Matelica, San Severino Marche, Urbino, Fossombrone, Cagli e Sant’Angelo in Lizzola.
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