Riceviamo e pubblichiamo una e-mail inviataci dalla nostra affezionata lettrice Anna:
Se mi permettete vorrei raccontarvi una piccola storiella. C'era una volta, in periferia, più precisamente in zona Pineta, un luogo dov'erano stati messi a disposizione alcuni bidoni per la raccolta differenziata dell'umido e del vetro. Tutt'intorno, a giorni alterni, si potevano ammirare sacchetti di vari colori. Lunedì gialli, martedì di cartone, mercoledì blu e così via. Una mattina, giorno dei graziosissimi sacchetti gialli, arriva un orco incivile con una macchina. Dopo aver aperto il bagagliaio, getta per terra diversi sacchetti di colore blu o trasparente, creando non poca confusione tra i sacchetti gialli. In fretta e furia l'orco si allontana, lasciando tutti a bocca aperta. I sacchetti gialli, incuriositi, si avvicinano per verificare se, nonostante il diverso colore, quei sacchetti contenessero comunque rifiuti non riciclabili. Tra rabbia e indignazione, constatano che i sacchetti sono stati riempiti di preziosi materiali, tutti mischiati tra loro. Ci sono bottiglie, bucce di frutta, carta e plastica. Sbuffando e maledicendo l'orco incivile, i sacchetti gialli alla fine si rassegnarono a non sognare più un mondo pieno di orchi educati, rispettosi, attenti all'ambiente e a tutto ciò che ci circonda...
Anna
Tranquilla che se lo ha fatto una volta lo stesso personagio ritornerà e allora dovrai essere pronta a scattare una foto o rilevare il numero di targa. Solo in questo modo, ovvero denunciando i fatti e le persone, riusciremo a debellare questo INCIVILE fenomeno, dovuto a menefreghismo, ignoranza, maleducazione e mancanza di cultura. La stessa cosa che succede dalle parti del depuratore dove, trovando chiuso, si sentono in diritto di depositare i materiali fuori o nei pressi dello stesso.
RispondiEliminaUn giorno ho visto vicino a casa mia (v.le dei pini) un "residente" (bravo, eh???) che gettava nel bidone dell'umido un sacchetto di plastica. Dicendo tra me e me, ma a voce alta, "se facessimo tutti così..." mi sono sentita dire: "che c. voi? non so c. tua." rispondendo civilmente che se non si rispettano le regole sono "anche" c. miei, per tutta risposta mi è stato detto: "me stai a giudicà; non se fa!".
RispondiEliminaIntanto però, il sacchetto di plastica è rimasto lì, dentro al cassonetto.
Ma questi controlli ci sono o non ci sono?????
A me è andata bene perchè sono stata "solo" insultata a parole, ma la prossima volta come potrebbe andare se incontrassi uno ancora più ignorante? Forse è vero, anche se lo scrivo amaramente, meglio farsi i c. propri!