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mercoledì 15 giugno 2011

VU CUMPRA'? REGOLARIZZIAMOLI!!!!!

Riceviamo e pubblichiamo dal nostro lettore Luciano:

Vorrei tornare sull'annosa questione dei vu cumprà a Porto Recanati.  Domenica scorsa sono stato al mare un paio d'ore, la mattina. Ho contato 44 venditori ambulanti che mi hanno proposto, accostandosi al mio lettino, merce di tutti i tipi da comprare. Ora non che io abbia un qualcosa contro questi signori. Ma a un certo punto, se uno decide di andare al mare un paio d'ore con un buon libro, come ho fatto io, vorrebbe pure avere il diritto di essere lasciato in pace e godersi la sua lettura.
Il tutto, ovviamente, senza che i lettori di questo bel blog polemizzino, tirando fuori il vecchio discorso che se ce la prendiamo con i vu cumprà allora dovremmo prima focalizzare l'attenzione verso i nostri concittadini che evadono il fisco facendo lavoretti in nero, o vendendo pesce senza emettere fattura o scontrino.
Come se la violazione di una legge si possa giustificare con la violazione di un'altra legge.

Poi, volevo lanciare una proposta, così, a mo' di provocazione.
Considerato che quella contro i vu cumprà è una lotta persa in partenza, proporrei di regolarizzarli.
Insomma, mandiamo i nostri vigili per il corso e per il lungomare e chiediamo loro di emettere bollettario nei confronti di questi signori per l'occupazione del suolo pubblico. Non si capisce infatti perché se un commerciante chiede di poter posizionare fuori dal proprio locale una panchina o dei tavoli debba pagare fior di tasse relative all'occupazione del suolo pubblico, mentre ai vu cumprà questo privilegio viene concesso assolutamente gratis...

E, per finire, quando i vigili passerannno a riscuotere la predetta tassa che sancirà la definitiva regolarizzazione del mercato abusivo di merce contraffatta, chiedano a questi gentili signori se cortesemente possono spostarsi un po' più verso il lato della strada. Perché ogni anno che passa espongono la loro merce sempre più verso il centro della carreggiata dove si passeggia, restringendola notevolmente.

Ora, datemi pure del razzista. O del leghista.

Ma sappiate che siete fuori strada.



4 commenti:

  1. SONO D'ACCORDO CON IL SIGNOR LUCIANO E IN PIU' PER COMINCIARE DA SUBITO PROPORREI DI FARE LE MULTE ANCHE A CHI COMPRA SAPENDO CHE E' MERCE CONTRAFFATTA,PERCHE' SE NON C'E' LA DOMANDA DIMINUISCE PURE L'OFFERTA!
    VISTO CHE UNA LEGGE PER PUNIRE CHI COMPRA MERCE CONTRAFFATTA GIA' C'E' E PURE MULTE SALATE COMINCEREI DA LI'.
    PERO' DOPO I TURISTI SI LAMENTANO,QUINDI E' MEGLIO PRENDERSELA SOLO CON I VU' CUMPRA'!!

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  2. IN ITALIA CI SONO PIU' LEGGI AL MONDO, MA CHI LE RISPETTA SONO IN POCHI. POTREI CONCORDARE CON L'ANONIMO QUI SOPRA, MA PER FARE UN PARAGONE E' COME PER DEBELLARE LA PROSTITUZIONE NON CE LA PRENDIAMO CON CHI VA CON LE PUTTANE PERCHE'I CLIENTI SI POTREBBERO LAMENTARE, QUINDI E' MEGLIO PRENDERSELA SOLO CON LE PUTTANE!!

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  3. ma non è pensabile far pagare una tassa a venditori di merci contraffatte, sarebbe come far pagare l'iva a uno spacciatore!Vorrei chiedere al comando di polizia municipale quale sia la sua politica a riguardo. Perché le scene pietose di due vigili che passeggiano, per il corso d' inverno e per il lungomare d'estate, solo per far ricomporre il fagotto a questi ambulanti (avvertiti da un palo) che si vanno a nascondere alla prima traversa di via Adriatico fanno veramente ridere.
    O come il simpatico venditore di cd-dvd che se non fosse per gli affari a rilento avrebbe già comprato la farmacia di Cruciani come punto vendita!!
    Per piacere cerchiamo di starci con la testa, le leggi ci sono e sono per tutti.

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  4. dal CORRIERE ADRIATICO del 29 luglio:Porto Recanati Non che prima non ci fossero, ma nelle ultime settimane si stanno notando a Porto Recanati vere e proprie processioni di mendicanti diciamo così etnici. Ai quali vanno aggiunti gli zingari, che però fanno storia a sé. Una caratteristica degli ultimi due anni è che ai consueti postulanti est europei si sono aggiunti elementi centro africani, un fenomeno mai registrato prima. Ma il monopolio della mano tesa spetta sempre ai balcanici. Che sono anche attrezzati e organizzati, per gestirlo, tal che si presentano ordinatamente uno dopo l'altro chi suonando una tromba o un mandolino, chi aggrappato ad una stampella, chi con una benda in un occhio e chi con una imbottitura sotto la veste a simulare una gravidanza. I bambini fanno sempre da pietoso corollario. Proprio un paio di giorni fa, i carabinieri di Porto Recanati ne hanno scovati una trentina all'interno di una casa abbandonata all'incrocio del ponte degli Zingari - tra via Loreto e la Statale 16 - li hanno fatti accomodare in caserma, identificati e allontanati dalla città - col metodo della moral suasion, naturalmente.

    Stavolta è andata bene - commenta la gente - ma se si tratta di fermare, identificare e allontanare singoli soggetti sarà tutto così facile? Qual è la strategia seguita per far fronte a tale antipatico e a volte irritante fenomeno? La lotta all'accattonaggio rientra nel Patto per Porto Recanati sicura, i risultati del quale è previsto siano verificati a scadenza di tre mesi. Ed in effetti, proprio per tirare un primo bilancio, in questi giorni è previsto un incontro in prefettura tra tutti quelli che lo hanno firmato. Si parlerà anche di accattonaggio?

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