Il quartiere CASTENNOU dimostra ancora una volta la sua sensibilità verso le tematiche sociali e le ricorrenze di una storia che ha segnato in maniera tragica l'umanità e erige la panchina del suo parco a simbolo di ricordo storico dell'Olocausto. La piccola ma significativa cerimonia si è svolta oggi è ha visto protagonisti, oltre ai membri del direttivo del quartiere, anche due giovani artisti (Federico Cau e Martha Weinberg Mataloni) che si sono esibiti live in uno storico pezzo del cantautore bolognese Francesco Guccini, scritto proprio per commemorare la tragedia di Ausxhwitz.
Questo il testo della canzone:
"Son morto con altri cento, son morto ch' ero bambino,
passato per il camino e adesso sono nel vento e adesso sono nel vento....
Ad Auschwitz c'era la neve, il fumo saliva lento
nel freddo giorno d' inverno e adesso sono nel vento, adesso sono nel vento...
Ad Auschwitz tante persone, ma un solo grande silenzio:
è strano non riesco ancora a sorridere qui nel vento, a sorridere qui nel vento...
Io chiedo come può un uomo uccidere un suo fratello
eppure siamo a milioni in polvere qui nel vento, in polvere qui nel vento...
Ancora tuona il cannone, ancora non è contento
di sangue la belva umana e ancora ci porta il vento e ancora ci porta il vento...
Io chiedo quando sarà che l' uomo potrà imparare
a vivere senza ammazzare e il vento si poserà e il vento si poserà...
Io chiedo quando sarà che l' uomo potrà imparare
a vivere senza ammazzare e il vento si poserà e il vento si poserà e il vento si poserà..."
Sotto: foto dell'evento. Sulla pagina Facebook CASTENNOU è anche disponibile il video dell'esibizione sonora.
Queste donne sono l'orgoglio del nostro quartiere e, perchè no, del nostro paese.
RispondiEliminaBellissima iniziativa bravi tutti! canzone bella e commovente fa riflettere in questi tempi!!!
RispondiEliminaIl Comune? Assente...? Se sì, di certo una edificante dimostrazione di impegno civile!
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