CONSIGLIO DI STATO SUL BURCHIO: ALCUNE CONSIDERAZIONI NEL MERITO E SUI RISARCIMENTI
Dopo
un primo commento a caldo, vogliamo fare chiarezza su alcuni aspetti della
sentenza del Consiglio di Stato sul Burchio e anche smentire alcune fantasiose
interpretazioni del provvedimento espresse da più parti in queste ultime ore.
Per entrare nel merito della vicenda, il Consiglio di Stato ha pienamente
confermato la decisione dell'Amministrazione Montali di annullare in autotutela
la precedente delibera di approvazione dell'accordo e di non approvare la
Variante. Secondo l’Organo giurisdizionale, infatti, tale Variante era stata approvata
dall’Amministrazione Ubaldi senza considerare l'interesse urbanistico della
città, e facendo risultare una riduzione della volumetria edificabile in realtà
soltanto fittizia (in questo modo rendendo fittizia anche la compensazione
urbanistica che era il presupposto richiesto dalla Legge regionale). Questo
aspetto, peraltro, era stato puntualmente evidenziato dalla Soprintendenza, ma
completamente ignorato dall'Amministrazione (come si evince dai punti 5.1, 5.2
e 5.3 della sentenza n. 1337/2016). A proposito di un’altra questione che sta
particolarmente a cuore ai cittadini portorecanatesi, ovvero le richieste di
risarcimento danni, possiamo affermare che quelle presentate dalla Sipa e dalla
2P di Paoloni sono state interamente rigettate; mentre quella avanzata dalla
Coneroblu è stata respinta per quanto riguarda il danno da ritardo ed il
mancato guadagno, ovvero il profitto ipotizzato dalla società dalla realizzazione
dell'investimento. E’ stato riconosciuto, invece, l’indennizzo solo ed
esclusivamente per le spese vive - cioè per le opere realizzate - sostenute
dopo la stipula dell'accordo. L’avvocato Andrea Berti non aveva escluso di
dover riconoscere alla Coneroblu tali somme a conclusione della vicenda, tanto
è vero che, in un apposito punto della Delibera di annullamento, il Comune si riservava
di attivare un procedimento ad hoc per quantificare il valore delle opere
realizzate una volta verificata la loro utilità nell'interesse pubblico. Su
quest’ultimo aspetto, si apre un’altra partita, perché va da sé che, nel caso
in cui non ne risultasse l'utilità pubblica, potrebbe emergere un danno
erariale causato da chi ha ingenerato nella società l'affidamento: questo “chi”
è solamente la maggioranza guidata da Rosalba Ubaldi.
Uniti per Porto Recanati
A quando un comunicato del Pd? Avevano ipotizzato risarcimenti milionari a carico del comune e dei consiglieri che avessero votato contro la variante.
RispondiEliminaAnche sul mancato accordo con Udc non è dato nulla a sapere, su quali linee programmatico politiche non si sono accordati. Posti a sedere?
E da chi si è astenuto uscendo in quel passaggio del 2013
RispondiEliminasento rumore di dita che scorrono sugli specchi....
Eliminapoi, per inciso, il marciapiede è stato deliberato dalla Giunta e non dal Consiglio...dai, informati prima di buttare del tempo a scrivere baggianate!
EliminaConfermo: delibera di giunta n° 39 del 03/04/2014
EliminaIl Pd e' morto ormai perché vi interessa tanto ancora?
RispondiEliminaRibadisco, qualora non lo abbiate ancora capito, che se volete attaccare pesantemente le persone (da destra, passando per il centro e virando a sinistra) tramite i commenti, dovete metterci cognome e nome.
RispondiEliminaAltrimenti cestino.
Ribadisco, qualora non lo abbiate ancora capito, che se volete attaccare pesantemente le persone (da destra, passando per il centro e virando a sinistra) tramite i commenti, dovete metterci cognome e nome.
RispondiEliminaAltrimenti cestino.
Argano ci sono persone che sanno fare solo quello!
EliminaBravo!
Se dovessimo quantificare i danni prodotti dalla ultima amministrazione negli ultimi due anni (riferiti al commercio, al turismo e più in generale all'immagine di Porto Recanati), per i modi di fare, di amministrare e come causa del commissariamento a seguito del fallimento della maggioranza al governo, non basterebbe una vita per ripagare i cittadini, compreso il fatto di aver sfasciato un tessuto sociale, di aver portato i cittadini ad un "tutti contro tutti" senza precedenti. La cosa peggiore è che qualcuno è intenzionato a ripresentarsi, con le stesse facce, con le stesse idee e con lo stesso modus operandi che lo ha sempre contraddistinto e portato al commissariamento! I conti dei danni causati quindi, li presenteranno gli elettori a chi ci ha ridotti in questo stato, altro che Burchio!
RispondiEliminaAssolutamente d'accordo con te! I Portorecanatesi non sono così stupidi da dimenticare l'ultimo anno di mal governo, anzi. Quella del Burchio, seppur tristemente conclusa, è comunque UNA vicenda, mentre i casini fatti dall'ultimo carrozzone amministrativo sono molteplici, gravi e difficili da porvi rimedio.
EliminaVoi non vi sareste opposti alle torri di avvistamento e agli altri scempi,neanche al grattacielo sul lungomare ,cominciate da lì a fare i conti dei danni!
EliminaUn marciapiede e una pubblica illuminazione non sono opere di pubblica utilità? Adesso siete voi che vi attaccate sugli specchi elettorali. Non penserete che la gente sia stupida.
RispondiEliminaCome si diceva una volta: pia su 'ncarta e porta a casa!
RispondiEliminaDanni prodotti dall'ultima amministrazione?
RispondiEliminaE quali sarebbero?
Invece quelli prodotti dalle precedenti?
Se il comune dovrà riconoscere ( se l'opera è collaudabile ,però) le spese per i famoso marciapiede, l'importo sarebbe quasi uguale a quanto aveva speso il comune con le famose tappe del giro d'Italia.
Solo che invece delle mosche in mano qui c i rimane un'opera pubblica.
un opera privata per forzare la pubblica volonta'
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