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mercoledì 15 luglio 2015

PROTEZIONE CIVILE: FACCIAMO IL PUNTO

Come noto, in seguito alla riunione tenutasi presso Palazzo Volpini tra i vertici della nostra Amministrazione e i dirigenti regionali, la Protezione Civile di Porto Recanati è stata azzerata. Sulla stessa, pendevano ricorsi e carte bollate in merito alla nomina del coordinatore e del relativo nucleo di volontari attivi. Il Commissario Prefettizio, di concerto con il Dott. Sirio Vignoni, comandante della nostra Polizia Municipale,  nell'annullare gli atti prodotti dalla amministrazione Montali riferiti alla nostra Protezione Civile, ha puntualizzato essenzialmente tre cose:

1) che il regolamento Comunale doveva essere uniformato al regolamento Regionale.
2) che l'incarico di coordinatore dovesse avere una durata prefissata
3) che ci si affidava nel contempo ad un commissario pro tempore al fine di garantire efficienza ed operatività alla nostra Protezione Civile

In riferimento al punto 1) bisogna osservare in assoluta onestà intellettuale  che l'adeguamento del nostro regolamento a quello regionale, in parte, era misura già messa in essere dall'amministrazione Montali. Che prima di decidere per l'effettuazione di una nuova elezione per la nomina di un coordinatore e il conseguente allargamento del gruppo a nuovi volontari, aveva cambiato lo statuto della norma che fece tanto discutere. Ovvero modificando il famoso articolo 2 con la dicitura "dichiara di non avere carichi penali pendenti" a "dichiara di non avere subito condanne definitive".

Infatti il regolamento regionale, approvato con delibera 1628 del 26/11/2012 riporta:

"assenza in carico ai titolari di incarichi operativi direttivi di condanne passate in giudicato per reati che comportino la pena accessoria dell'interdizione dei pubblici uffici"

La questione, come noto, aveva fatto molto discutere. Sabrina Montali nell'adeguare il regolamento e rendere pertanto eleggibile il nuovo coordinatore Pasquale Telera, aveva contestualmente reso dimissionario il vecchio coordinatore Marino Camilletti. Che era stato democraticamente eletto qualche mese prima. Questo ha scatenato un contenzioso che, perdurando, il Commissario Prefettizio ha deciso di sedare (o meglio interrompere) annullando le due nomine e ripartendo da zero.

Rimangono sull'operato di Sabrina Montali e della sua amministrazione due dubbi:  può un sindaco dimissionare un coordinatore che era stato eletto con i voti dei volontari? E' opportuno che un sindaco adegui il regolamento comunale a quello regionale con quella tempistica che tanto fece discutere?

Forse, il buon senso avrebbe consigliato di procedere ad una rivisitazione del regolamento comunale (adeguandolo a quello regionale). E, successivamente, fissando la fine dell'incarico del coordinatore, indire nuove elezioni interne al gruppo. In quel caso, con le nuove elezioni, da effettuare alla fine dell'incarico dell'ex coordinatore Marino Camilletti, il neo coordinatore Pasquale Telera sarebbe stato ovviamente eleggibile non avendo sentenze di condanna passate in giudicato. E rispondendo pienamente ai requisiti richiesti nel (nuovo) statuto.

E qui siamo al punto 2) delle misure messe in campo dal Commissario e dal funzionario Vignoni. Ovvero, la durata dell'incarico del coordinatore. Non abbiamo trovato nella delibera regionale che disciplina i regolamenti comunali e intercomunali della Protezione Civile, la misura con la quale si stabilisce quanto debba durare l'incarico di coordinatore. Girovagando per la rete abbiamo trovato che altri comuni determinano questa durata in anni 3. Questo, ovviamente, allo scopo di garantire un eventuale ricambio all'interno delle organizzazioni comunali di Protezione Civile. E allo scopo di far si che la nomina a coordinatore non corrisponda ad una misura vitalizia.

Il Commissario Prefettizio e il Dott. Sirio Vignoni hanno fatto, a nostro modo di vedere, la cosa più saggia che in queste circostanze si potesse fare. Azzerando il gruppo possono riscrivere le regole non trascurando nessun particolare. Mettendo le basi per un nuovo gruppo guidato da persona legittimata sotto tutti i punti di vista. E mettendo soprattutto fine a lotte intestine che hanno interessato per troppo tempo una organizzazione che, essendo basata sul volontariato, dovrebbe invitare sotto tutti i punti di vista i nostri concittadini a volerne far parte. Senza temere di trovarsi nel mezzo di battaglie legali e minacce di ricorsi alle vie giudiziarie.





13 commenti:

  1. la vera vergogna è stata politicizzare associazioni, enti, quartieri ed altro! Avete rovinato tutto! Personaggi che dovrebbero gestire in maniera asettica la propria associazione o ente, specialmente se pubblica (quindi teoricamente neutra) li vedi invece far campagna elettorale per questo o quel candidato! Avete devastato mezzo paese con in vostri modi di fare!

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  2. Ma perchè Riccetti e Sampaolesi erano presenti alla conferenza stampa di Telera, visto che in un anno della protezione civile non gli è fregato mai niente ?

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    1. Telera e co sono gli ultimi sostenitori che sono rimasti a riccetti. Se li deve tenere stretti

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  3. Quandanche dopo le variazioni al regolamento fosse rieletto il sig. Telera, la protezione civile di porto recanati sarebbe trasformata in una lobby politica.
    Non credo che questo sia un bene.
    Correttezza vorrebbe che i protagonisti di questa incresciosa vicenda facessero un passo indietro.
    Ci potrebbe essere sempre qualcuno che vedrebbe in questa associazione,pubblica,una macchina per creare consenso politico.

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    1. Le istituzioni sono chiamate a scrivere leggi e regolamenti chiari. Non possono certo consigliare a chicchessia di farsi da parte. Si chiama democrazia.

      Anche se Winston Churchill diceva che.... :
      "La democrazia è la peggior forma di governo, eccezion fatta per tutte le altre forme che si sono sperimentate finora"

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    2. Nessuno dice che siano le istituzioni a consigliare,dovrebbe essere l'uomo a capire che non è adatto a rappresentare tutti, dopo essersi esposto a favore di una parte.

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  4. Ok caro Argano, quello che scrivi, non fa una grinza, pero ora ti faccio una domanda io e devi risponderrmi con altrettanta chiarezza:
    Se un sindaco, capo della Prot Civile, non è matto e seguendo i dettami del codice civile e del regolamento regionale di Protezione civile, vista in sede operativa eventuale inefficienza, ha la facoltà di adeguare il nucleo, alle esigenze del territorio? Se un coordinatore si dimostra inadeguato, può indire nuove elezioni? Ha questa facoltà?

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    1. Entriamo in un settore estremamente soggettivo: il confine tra inefficienza e (eventuale) antipatia è estremamente labile....

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    2. Bella risposta argano ...

      colpito ed affondato!

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    3. Bella risposta? E' una risposta? Se io Sindaco, chiamo il Coordinatore per un servizio a difesa del territorio e non ti presenti o metti in difficoltà il sistema, magari con vari pretesti, puo un sindaco prendere provvedimenti? è la conseguenza di una valutazione soggettiva?
      Bella risposta.......

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    4. Il soggettivo consta nel fato che quelle che narri potrebbero essere solo "tue" verità....

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    5. Se si mette il coordinatore costantemente in difficoltà non si da un minimo do programmazione ecc ecc poi non ci si può lamentare.

      Se si vuole è molto facile far risultare che qualcuno lavora male... basta dargli male i compiti da svolgere

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    6. Eccola la soggettività........

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