Alessandro Gilioli, giornalista de L'Espresso, ha scritto, sulla sua Roma, un pezzo dal titolo "Il Sindaco siamo noi". Mi sono permesso di rivisitarlo e adattarlo alla nostra cittadina.
IL SINDACO SIAMO NOI
Il sindaco siamo noi che abbandoniamo i materassi, le lavatrici, le vecchie televisioni e le stampanti rotte accanto ai cassonetti, e se fa caldo non li apriamo nemmeno per buttarci il sacchetto dell'umido , perchè è troppa fatica.
Il sindaco siamo noi che lasciamo l'auto in seconda fila, o fuori dagli spazi previsti nei parcheggi pubblici gratuiti, o con due ruote sopra il marciapiedi o nelle rampe dei garages altrui. Ma poi guai se qualcuno si dovesse permettere di fare altrettanto nella rampa del nostro garage.
Il sindaco siamo noi che parcheggiamo in divieto di sosta vicino al solito bar. Che tanto lo fanno tutti da sempre, in conformità ad una sorta di legge non scritta della perpetua impunità. E che ce ne frega se blocchiamo la carrozzina del diversamente abile o della mamma che prova a passare da quelle parti.
Il sindaco siamo noi che tanto amiamo il nostro animale domestico. Che ha quel brutto vizio di defecare ovunque ed ha un padrone che quella cacca non la raccoglie mai.
Il sindaco siamo noi che quando l'agente della Polizia Municipale o il brigadiere della Guardia di Finanza o dei Carabinieri prova a contrastare il commercio abusivo dei numerosi tappetini che lungomare fanno da corredo alle nostre passeggiate serali, ci schieriamo con il venditore abusivo al grido di "poverino, ma che cosa ti ha fatto di male" e non con il rappresentante delle istituzioni.
Il sindaco siamo noi, che la differenziata la lasciamo sopra le aiuole. Perchè pensiamo che arreda invece di deturpare.
Il sindaco siamo noi, che quando andiamo a fare spesa, occupiamo senza averne titolo, il parcheggio riservato al diversamente abile. Perchè ci scoccia fare quei tre metri in più sotto il caldo sole.
Il sindaco siamo noi che se prendiamo una sacrosanta multa la prima cosa che facciamo è cercare qualcuno dentro il palazzo che ce la possa togliere.
Il sindaco siamo noi che pisciamo sui muri e buttiamo le bottiglie vuote di birra per terra a ogni festa, ritrovo, spettacolo all'aperto, o semplicemente perchè siamo sbronzi. E tanto basta.
Il sindaco siamo noi che non abbiamo manco più la forza di arrabbiarci e che al cospetto dei numerosi gesti incivili di cui siamo testimoni, ci voltiamo sempre dall'altra parte, perchè ci piace il quieto vivere. E non capiamo che di quieto, in questa maniera di vivere, non c'è un beato cazzo.
Il sindaco siamo noi, ciascuno di noi.
E finchè non lo capiamo, potremo eleggere a Palazzo Volpini pure Batman, ma non se ne uscirà mai.
(foto scippata al gruppo Facebook "So de Porto Recanati e nun me sta be che..")
Il sindaco siamo noi che non ci sono bastati l'hotel " house il river "Village" e "l'hotel" royal per capire che dietro l'ennesima struttura turistica a sei stelle si nasconde soltanto l'ennesima speculazione edilizia che aumenterà solo il degrado sociale.
RispondiEliminaSe fai lo stesso ragionamento ideologico dell'ex sindaco con cui poi ha preso una sonora bastonata speriamo proprio che tu non faccia mai il sindaco!
Eliminail sindaco sei tu, caro 21.52, che hai sposato quel po' po' di sindaco che si chiama Sabrina Montali. Peccato che è durata nemmeno un anno. Noi vogliamo a sindaco gente concreta, non sognatori in male fede.
EliminaIl sindaco siamo noi che continuiamo a votare i razzi e gli scillipoti
RispondiEliminaPotrei aggiungere: il Sindaco siamo noi che camminiamo sopra i marciapiedi con le biciclette. Il sindaco siamo noi che mettiamo le sedie davanti il portone di casa per riservarci un posto auto ma senza pagare la tassa di occupazione del suolo pubblico. Il sindaco siamo noi che bivacchiamo sulle scale di un condominio privato con cibarie e bevande, per poi lasciare una discarica con perfetta nonchalance. Si potrebbe continuare all'infinito purtroppo.
RispondiEliminaFino a quando non capiremo che l" interesse della collettività viene prima del proprio non ne usiremo ma non solo a livello locale ma come nazione
RispondiEliminaIl sindaco siamo noi che inneggiando alla trasparenza e alla legalità ci facciamo beffe dei diritti acquisiti, il sindaco siamo noi che quando governiamo, governiamo contro e non per, il sindaco siamo noi che distruggiamo il tessuto sociale, il sindaco siamo noi che mandiamo a quel paese chi ci ha eletto e tentiamo di stringere accordi con terzi per mantenere il potere, il sindaco siamo noi etc.etc.
RispondiEliminaMi sembra una canzone stonata di De Gregori , ma è cosi se oggi siamo cosi la colpa è solo di una generazione sbagliata ,quella di De Gregori, 68ini del cazzo .
RispondiEliminaPerché l'hotel house e il river erano nati come hotel a 5 stelle? Dovevo dormire perché non me ne sono mai venuto a conoscenza. Vatti a fare un bagno, ma non al mare perché lì l'acqua è troppo calda ed a te serve un bel bagno gelato per rinsavire. Se sei contro l'hotel a 5 stelle basta dirlo e lo hai già fatto, ma dire ca@@@ate ! Non se ne può più di sertirle
RispondiEliminaBanalità a go' go'. Il sindaco è quello eletto dai cittadini e nessun altro, Noi siamo la società civile, quella che tesse tutta una tela di rapporti per poter vivere degnamente e magari anche per arricchirsi. Perché no? Una volta, Argano, non dicevi che il sindaco siamo noi ma che era Rosalba Ubaldi, rea di non mantenere pulite dalle cartacce le spiagge libere. Fiaschetti era il tuo braccio sul territorio e andava fotografando ogni piscìata di cane per poter dire che il sindaco era insensibile al decoro e alla decenza. Il sindaco non siamo noi, caro Argano, perché noi siamo chi siamo nome e cognome. A ognuno il suo. La responsabilità è individuale e se Tizio è uno sporcaccione non vuol dire che lo è anche Caio. Questa del sindaco siamo noi è una delle tante massificazioni di sinistra alla quale il tuo Gilioli non è insensibile. .
RispondiEliminaDai dicci la verità.....
EliminaSei tu quello che ha messo la differenziata nell'aiuola, vero....?????