Anonimi si anonimi no. Leggete sotto....

martedì 21 ottobre 2014

DATEMI IL BURCHIO: FARÒ LE SCOGLIERE

Mentre gli avvocati studiano e producono pareri, altrove (ma sempre in uno studio di un avvocato) succede altro. Il rilancio è di quelli che é difficile da vedere persino in un tavolo da poker: cinque milioni di euro di "compensazioni" per costruire scogliere. Roba da far girare la testa. Offerti, sembra, da un imprenditore locale con forti legami portolotti, cui i russi affiderebbero i lavori del Burchio. (Almeno così abbiamo capito dall'articolo del Corriere Adriatico) Peccato il tempismo, verrebbe da dire. Se Rosalba Ubaldi, in campagna elettorale, avesse potuto mettere sul piatto una promessa del genere, molto probabilmente avrebbe vinto le elezioni a mani basse. Invece questo rilancio arriva solo ora. E ci piacerebbe se una nota della Coneroblu, o di questo misterioso imprenditore locale, lo confermasse. Lo renderebbe più concreto e verosimile. E soprattutto sapremmo chi é questo imprenditore. Perché ragazzi, 5 milioni di euro sono proprio tanti. Ed averli sul piatto per le scogliere, farebbe veramente la differenza. Voi cosa ne pensate?

Intanto, dall'articolo del Corriere Adriatico di Luca Patrassi che vi alleghiamo sotto, prendiamo atto che i russi hanno già investito con successo in Spagna e in Portogallo. E questo contrasta quanto gli scettici anti Burchio vanno sostenendo da una vita: ovvero che non si hanno tracce di immobili turistici costruiti in tutto il pianeta dai nostri amici investitori. Non abbiamo infatti nessun dubbio che prima di scrivere questo, Patrassi abbia preventivamente esperito delle ricerche in proposito, che può tranquillamente mostrare ad eventuali curiosi ancora un po' scettici. Mettendoli a tacere.

Nel contempo ormai il Burchio é divenuto un suk di cifre: 60 milioni di euro di risarcimento (scriveva Il Cittadino di Recanati) se non si fa. "E Porto Recanati che sparisce dalla geografia del Ministero dell'Interno" In sintesi, il corrispettivo di cinque bilanci comunali che dovrebbe risarcire, per quanto si é capito al momento, le spese sostenute fino ad ora dalla Coneroblu: ovvero un marciapiede da 480 mila euro, (subappaltato, scrive Berti, alla 2P di Paoloni senza le necessarie autorizzazioni), una progettistica e un generale "ristoro" che presumibilmente risultano essere molto esosi e quantificati in 59,5 milioni di euro!! Visto che oltre al marciapiede e alla progettistica non si capisce cosa il Comune dovrebbe risarcire nel caso di pronunciamento negativo in Consiglio Comunale. Qualcuno dice i terreni, che sono stati acquisiti dalla Coneroblu dieci mesi prima del Consiglio Comunale del 30/12/2013, e 9 mesi prima aver istituito la Conferenza dei Servizi, ovvero quando la loro destinazione era ancora di assoluto carattere "agricolo". E allora, come si arriva a quei 60 milioni?

Giusto per fornire un metro di paragone e farci un'idea: Berlusconi, per la Mondadori (sottratta indebitamente a De Benedetti), ha dovuto risarcire lo stesso De Benedetti con 541,5 milioni di euro. La Mondadori, nel 2013, ha fatturato 1.275,8 milioni di euro. Un rimborso da 60 milioni di euro per il Burchio, sarebbe pari al 11% del rimborso dovuto da Berlusconi. Ora la domanda sorge spontanea: il Burchio fatturerebbe l'11 % della Mondadori ? Difficile. Anzi, impossibile.

Si, forse la cifra di 60 milioni di euro citata come somma finale del risarcimento/ristoro é decisamente esagerata. E con le cifre esagerate, in tutti i sensi, non si fa una buona informazione. Con ciò sia chiaro, non si intende certo dire che la Coneroblu non abbia diritto ad un risarcimento o ristoro. Per capire qualcosa in proposito dovremmo (anche) leggere, oltre alla relazione dell'avvocato Berti, (di cui al post di ieri) anche le relazioni dei Prof Tedeschini e Lorenzotti (consulenti per il locale Pd sulla materia). Oltre ovviamente alle controdeduzioni degli avvocati della Coneroblu. Solo allora potremmo avere un quadro meglio definito.

E allora, tutti coloro che si occupano di informazione, perché non firmiamo un bel patto? Non azzardiamo cifre fino a quando, per lo meno, non conosciamo pareri e richieste dei rispettivi legali.

Stampa e siti di informazione in questa vicenda del Burchio, hanno un ruolo di primaria importanza. E forse bisognerebbe compiere tutti, per lo meno nel citare cifre, un esercizio di saggia cautela. Almeno fino a quando non avremo documentazione idonea per pronunciarci.

P.S. Questo post scatenerà le ire dei favorevoli al Burchio che procederanno con i soliti commenti abbastanza pesanti. Come al solito: dite la vostra. Ma entrate nel merito di quanto scritto. Proviamo a ragionare: le sciarpe da ultras lasciatele a casa....

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

6 commenti:

  1. Parlo per le scogliere: può venire chiunque con tutti i soldi che vuole, anche Warren Buffett, ma finchè la Regione non cambia il piano, le scogliere puoi al più farle con sacchi di monetine da 2 euro.

    RispondiElimina
  2. La storia si ripete . Pure GDF ci dava 5.000.000, di primo acchitto poi arrivavano a 20.000.000, la differenza se andava bene la prima a chi andava ?

    RispondiElimina
  3. In tutta questa vicenda l'unico onere risarcitorio cui potrebbe andare incontro il Comune di Porto Recanati è il pagamento del marciapiede, altrimenti potrebbe configurarsi un illecito arricchimento. Però. Bisognerebbe innanzi tutto stabilire in base a quale richiesta del comune è stato effettuato il lavoro, la ditta esecutrice dovrebbe fornire tutte le bolle di scarico del materiale, le relative fatture, gli statini paga dei dipendenti, le ricevute dei versamenti inps, in contradittorio con l'ufficio tecnico del comune bisognerebbe eseguire vari carotaggi dell'opera e, se prevista dalla normativa dei lavori pubblici, l'impresa potrebbe dover stipulare polizza fidejussoria a garanzia della regolarità dei lavori. Se nel contraddittorio si verificano opinioni divergenti si va alla magistratura ordinaria! Se ho sbagliato chiedo scusa in anticipo. P.S. Dimenticavo: ci sarebbe bisogno anche della liberatoria dei proprietari dei terreni su cui insiste una parte del marciapiede.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Caro anonimo se tu fossi un amministratore comunale, andresti davanti a un giudice rischiando di pagare una forte somma risarcitoria o troveresti un accordo, per definire questa vicenda, con la società che vuole costruire? Un buon amministratore deve sempre valutare i pro e i contro soprattutto perché "amministra soldi pubblici".

      Elimina
    2. Ma noi facciamo entrare il primo che passa senza manco averci detto chi è e che sa fare x fare cosa? X non pagare un marciapiede impiccato a 500 metri dalla nazionale?
      Beh in effetti il risarcimento quasi quasi spetta al Comune..

      Elimina
  4. Si sta spostando l'attenzione dal nocciolo del problema,non svendiamo il burchio al miglior offerente,non vogliamo questaspeculazione ,e non si strimentalizzi l'indignazione dei bagnini.avanti fino alla csncellazione di questa brutta pagina come quella del rigassificatore

    RispondiElimina