Leggiamo dal Corriere Adriatico che il giorno 18 si è svolto in Regione un incontro tra gli assessori regionali all’Industria Sara Giannini e al Commercio Antonio Canzian, con i rappresentanti della Confcommercio e un comitato spontaneo di ristoratori dell’entroterra per affrontare il problema dell’eccessivo numero di sagre nei paesi.
Il comitato spontaneo ha chiesto la redazione di un regolamento per porre un limite al numero di feste che creano concorrenza sleale e per promuovere gli eventi legati ai prodotti tipici e di qualità.
Gli assessori hanno preso atto della denuncia e dei problemi che ne derivano: la forte presenza di manifestazioni prive dei normali vincoli fiscali, normativi e sanitari determinerebbe, a detta dei commercianti, un danno economico ai loro esercizi.
I commercianti, che si stanno costituendo in un’associazione, tengono a precisare che non sono contro le sagre, ma chiedono alle istituzioni regole certe per tutti e un’attenzione particolare ai prodotti tipici e di qualità.
A breve si terrà un incontro con il sindaco di Senigallia, presidente dell'Anci regionale, per continuare a discutere il tema e arrivare alla formulazione di un regolamento concreto.
La notizia ci fa tornare per un attimo a quest’estate, alle numerose sagre che abbiamo visto in città, alle richieste degli esponenti degli stabilimenti balneari, dei ristoratori e dei commercianti, e al dibattito che anche noi abbiamo alimentato (chi volesse può rileggersi il post) in seguito alla mozione presentata dal gruppo consiliare Alternativa Civica a settembre 2013.
Se non andiamo errati, la discussione in Consiglio si era arenata per qualche motivo (Fiaschetti non aveva voluto scindere la mozione, di qui il voto contrario della maggioranza). Comunque il sindaco si era detto d'accordo su vari punti (chi volesse può ripercorrere la discussione qui). Poi, però, non se n'è saputo più nulla...
Ora il problema arriva alla Regione e all'ANCI.
Come andrà a finire?
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