Abbiamo "scippato" dal sito "Cronache Maceratesi" le foto che certificano lo stato delle nostre spiagge dopo l'ultima devastante mareggiata di domenica 26 agosto. Eccole qua:
E allora, preso atto di questa terrificante rappresentazione e considerato che tutto ciò si è verificato in piena estate, quando le condizioni meteo dovrebbero essere favorevoli, ci chiediamo se parlando di infrastrutture di cui il nostro paese necessita, la costruzione del porto a tre darsene, una delle quali posta in mezzo alla campagna di Scossicci, sia una vera prioritá.
Sì, certo, lo sappiamo, ora ci risponderanno che le due questioni non possono essere accomunate, perché il porto ce lo confezioneranno i privati in cambio di un secolo di concessione, e il nostro Comune non dovrà tirare fuori un euro. Cosa tutta da verificare, perché un'opera di un'imponenza del genere, se non altro per "effetti collaterali", difficilmente non costituirà comunque un onere per le pubbliche casse.
Perché sempre più, come comunità, tendiamo ad assimilarci a quella famiglia in cui, nonostante i suoi componenti siano affetti da broncopolmonite acuta, rinuncia per carenza di fondi ad acquistare gli antibiotici essenziali per le cure, ma nel contempo esibisce la nuova Ferrari, regalatale da privati, lungo il Corso, la domenica mattina.
In questo momento, pensiamo, ogni singola energia mentale e risorsa economica disponibile va prioritariamente dirottata sulla difesa della nostra costa.
Il vero bene primario.
Pubblicato in maniera chiara quello che è il nostro pensiero, vorremmo ora dedicarci alla replica a mezzo stampa del nostro sindaco che ieri ci ha dedicato sul solito giornale, sulla questione appunto del porto e su quanto abbiamo reso noto con questo post.
Ecco l'articolo:
Bene. Come ogni buon cittadino, prima di chiamare una ditta affidandogli lavori di ristrutturazione della nostra casa, ci siamo informati sul buon nome di coloro che stavamo contattando per affidargli tale incarico.
Lo abbiamo fatto facendo una piccola indagine sul web che vi abbiamo documentato citando link dai quali abbiamo appreso le notizie e fonti.
Ora prendiamo atto che il nostro primo cittadino ci rassicura sul buon nome delle ditte in questione e sul fatto che, seppure tali aziende siano state indagate per reati abbastanza gravi, ne siano poi uscite pulite con un'archiviazione. Noi, facendo un'ulteriore indagine, non abbiamo trovato notizie di tale archiviazione sul web, ma con questo non intendiamo certo mettere in discussione la parola del nostro sindaco.
Siamo pertanto felicissimi che tutte le aziende, che molto probabilmente saranno chiamate a costruire un'opera di simile importanza nella nostra cittadina, in base alle fonti in possesso del nostro sindaco, non abbiano carichi pendenti dal punto di vista giudiziario.
E se (sottolineiamo il "se") abbiamo sbagliato nel riferire, citando articoli e link che, a quanto asserisce la Ubaldi, hanno raccontato frottole, ce ne scusiamo.
Questo è un blog dove ognuno può dire la sua. Noi, sul porto, abbiamo detto la nostra. Non siamo certo i custodi della ragione. Ci limitiamo a proporre argomenti di dibattito.
Sperando che questo, in democrazia, sia ancora consentito.
Questo progetto è una grande cavolata e solo a guardare come si articola, con delle darsense servite da canali, mi sembra ben povera cosa. Mi piacerebbe capire poi che servizi a terra sono previsti e che dimensioni di natanti potranno essere ospitati. Dalle foto mi pare una vasca tipo quella vicino al babaloo, per intenderci. L'affidamento in gestione ai privati è inoltre un altro punto a suo sfavore: il privato ingrassa e il comune paga per mettere il porto in condizioni di operare. E' insomma un altra operazione di palazzinari d'assalto. Spero vivamente non si farà mai...
RispondiEliminaPensare all'inutile è una prerogativa di questa amministrazione.
RispondiEliminaOccorre mettercela tutta per la realizzazione del porto e vincere tutte le resistenze tecnico-burocratiche. Dare a Porto Recanati una dimensione turistica all'avanguardia, si alle giuste priorità come la difesa della costa, si alle piste ciclabili idonee e sicure, ma bisogna incominciare con i finanziamenti privati anche perchè le casse pubbliche sono vuote.
RispondiEliminaOccorre infine guardare i paesi lungo la costa marchigiana che offrono servizi di gran lunga superiori e così abbandoniamo tutte le "chiacchiere" e incominciamo a realizzare qualcosa di vero.
Chi scrive ha investito soldi in questo paese per una casa vacanze e non vorrei pentirmi per le molte carenze relative alla sicurezza e turistiche, che purtroppo non avevo valutato.
Non oso immaginare l'acqua putrida nelle darsene interne,che senza un movimento continuo stagnerebbe. Penso che a Porto Recanati, a cospetto del nome non serve il porto. Serve urgentemente un ricambio della classe politica, maggioranza e minoranza totalmente inadeguate. Perchè non è stato chiesto un project financing per lo sviluppo del fotovoltaico negli edifici pubblici??? Il risparmio di questi tempi è fondamentale per le casse comunali, ne gioverebbero.
RispondiEliminaQuelli che vogliono il porto si comprino casa altrove: noi di Porto Recanati non abbiamo asili nido comunali,non abbiamo verde ( ho sentito il sindaco dire che non lo mette perchè costa troppo mantenerlo), le piste ciclabili costano troppo, l'argine del Potenza a rifarlo, costa troppo, pulire il paese dai topi costa troppo, l'immondezza che d'estate fa schifo per le strade costa troppo a sistemarla, gli arenili che si portano via i balneari costa troppo, i parcheggi fatti come i silos (sopra e sottoterra) costa troppo.......non vi azzardate a fare il porto prima di aver sistemato tutto questo. Diteglielo ai privati che vogliono investire... che prima sistemino quello sopra.
RispondiElimina...di questi tempi, chi non ha una barchetta per andare il weekend alle 2 sorelle? che barboni che siete! il porto è fondamentale, altro che asili nido, scogliere, piste ciclabili o pulizia del paese!
RispondiEliminaMa i bagnini,tutti gli operatori turistici, i pescatori ci sono a PORTO RECANATI ?
RispondiEliminaNON SONO RIUSCITI CON LE SCOGLIERE E SI FANNO ABBINDOLARE CON IL PORTO ?
A CHI SERVE IL PORTO ?
ARRIVERA' QUALCHE EMIRO OSPITE DELLA MOSCHEA BLU A PIAZZA DEL BORGO?
Certamente gli alberi,un parco decente, strade sistemate,piste ciclabili vere,paese pulito,danno fastidio,meglio puntare in alto mare ed in alto cemento.
Con il porto 100 bandiere blu .
RispondiEliminaBuongiorno, vorrei dire la mia, anzi la nostra sulla questione del porto.
RispondiEliminaSenza entrare nel merito del progetto, per il quale i cittadine e le cittadine avrebbero potuto dire la loro prima che i giochi fossero fatti, provo a spiegare la posizione di SEL a proposito dello sviluppo urbanistico a fini turistici.
Questa posizione fu sostenuta durante la conferenza programmatica svoltasi ormai qualche mese fa presso la Sala Biagetti.
Allora, la dichiarazione che facemmo non ebbero grande enfasi, ma eravamo convinti, come lo siamo ora, che la strada che proponevamo fosse quella più adeguata alla nostra città.
Per le prossime settimane stiamo organizzando una mostra che traduca i punti più importanti del nostro programma in immagini.
Nel frattempo vi allego lo stralcio del programma nel quale parlavamo della zona nella quale dovrebbe sorgere il porto:
"Qualità della vita e turismo".
Il modello della seconda casa è funzionale ad un tipo di turismo di massa, dequalificato, con ridotte opportunità di lavoro, e bassi livelli di spesa. Ovviamente Porto Recanati non può più rovesciare questa fisionomia che si è consolidata nel tempo. Potrebbe però cercare di correggerla con delle politiche di riqualificazione del prodotto (di questo si occupa il documento specifico sul turismo). Naturalmente queste correzioni vanno sostenute e con adeguate politiche di tipo urbanistico che muovano nella direzione di una crescita della qualità della vita per i residenti e per gli ospiti temporanei (turisti). Il punto di vista da assumere è quello dei soggetti deboli (bambini, anziani, pedoni) e costruire sul miglioramento delle loro condizioni di vita un progetto sostenibile di città e di turismo. Cosa fare in concreto? a) un piano operativo (quindi con l’indicazione delle fonti di finanziamento, i tempi ecc.) per la creazione e /o il miglioramento delle infrastrutture per la mobilità (piste ciclabili, percorsi pedonali, zone a traffico limitato); b) la creazione di aree attrezzate per lo svago, la relazione sociale, il gioco (andrebbe in particolare prevista la realizzazione di un parco costiero a Scossicci e il recupero dell’area della Pineta, entrambi opportunamente collegati alla viabilità pedonale/ciclabile); c) l’utilizzazione a fini sociali e culturali del capannone Nervi, al fine di farlo diventare un polo qualificato di attrazione turistica; la concreta definizione del tipo di destinazione potrebbe essere rimandata ad un concorso d’idee; a mio parere questa soluzione richiede il contestuale abbandono dell’impraticabile progetto di porto turistico.
Alessandro Palestrini
Coordinatore SEL Porto Recanati
Allora caro Sel, adesso fai qualcosa di concreto: raccogli le firme contro il porto.
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