Gli agenti della Squadra mobile di Macerata - guidati dal dirigente Alessandro Albini - in collaborazione con i colleghi di Bologna, hanno arrestato due presunti spacciatori, eseguendo le ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse nell’ambito di un’operazione a carattere nazionale coordinata dalla procura di Bologna (Direzione distrettuale antimafia), scattata contemporaneamente in più regioni alle prime luci dell’alba di ieri. Per quanto riguarda la provincia di Macerata, l’operazione ha portato all’arresto di K.B. di 35 anni, albanese residente a Porto Recanati e di V.A. 33 anni, anche lui albanese e residente a Porto Recanati. I due uomini sono stati bloccati nelle rispettive abitazioni e condotti in carcere a Camerino. Era gestita “a livello imprenditoriale”, come scrive il Gip nella sua ordinanza, la rete di trafficanti di droga sgominata con l’operazione Non plus ultra, che ha complessivamente portato al sequestro di oltre 60 chili di sostanze stupefacenti (41 di eroina e 20 di cocaina) e all’emissione di 31 ordinanze di custodia cautelare in carcere, a carico in gran parte di cittadini albanesi, oltre a tre italiani e alcuni romeni. Gli arresti sono stati eseguiti fra Bologna, Modena, Ravenna, Alessandria, Porto Recanati, Nuoro, Palermo e Teramo, ma anche in Svizzera. Il gruppo era capeggiato dall’albanese Nevruz Hoxha, 40 anni. Arrestato in flagranza di reato nel gennaio del 2008 a Porto Recanati, riuscì a far perdere le proprie tracce quando era ai domiciliari e dopo essersi rifugiato in Belgio ripiegò in Svizzera dove fu nuovamente arrestato. A conferma del giro d’affari milionario c’è una foto della donna del capo trovata nelle perquisizioni dalla polizia: la ventiquattrenne è ritratta come in una celebre sequenza del film "American Beauty", ma al posto dei fiori il suo corpo è ricoperto da banconote da 500 euro.
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