Riceviamo e pubblichiamo la lettera (con filmati allegati) della nostra concittadina Giovanna, nella speranza magari di alimentare il dibattito sulla questione nucleare:
Siamo tutti profondamente colpiti dalla tragedia che ha travolto il Giappone e siamo vicini ai fratelli giapponesi, in questo momento più che mai. Nonostante le notizie non siano ancora ben chiare per quanto riguarda la centrale di Fukushima, notiamo con dispiacere che molti politici italiani insistono per andare avanti con il progetto nucleare. "Non fatevi condizionare dalle emozioni!" ci dicono e vorrebbero convincerci che non ci siano piani alternativi al nucleare.
Noi sappiamo bene che molti cittadini sono più che consapevoli della pericolosità di tali impianti, soprattutto in un paese ad alto rischio sismico, per non parlare delle scorie radioattive che andranno depositate in centri di stoccaggio senza sapere con precisione quali saranno le conseguenze nel tempo.
Il popolo italiano si è espresso con il referendum abrogativo del 1987, dopodiché è stato sancito l'abbandono, da parte del nostro Paese, del ricorso al nucleare come forma di approvvigionamento energetico.
Nei giorni 12-13 giugno avremo di nuovo il compito di esprimere il nostro parere sul nucleare. Io credo che, avendo il diritto di scegliere, abbiamo anche il dovere di fare la cosa giusta, per noi, per i nostri figli, per le generazioni che verranno. Abbiamo il tempo per riflettere, per informarci e per chiarirci le idee.
Uno di quelli che ha preso una posizione chiara è Adriano Celentano: i suoi video, a mio parere, vanno ascoltati attentamente.
A voi la scelta!
Un grazie ai ragazzi de "L'argano"
Giovanna
Appoggio pienamente le tesi di Giovanna e mi fanno ridere(o piangere!) gli equilibrismi dei nostri ministri in questi giorni.
RispondiEliminaSe nell'87 si è detto no al nucleare,come hanno fatto ad andare avanti con il progetto? In deroga a cosa, con quale escamotage,con quale meraviglioso ed italianissimo sutterfugio?
Scusate l'ignoranza, ma qualcuno me lo sa spiegare?
Una persona saggia ed un popolo saggio, di fronte ad una tale disgrazia, farebbero questa semplice riflessione: "Ma quanto siamo stati saggi noi italiani a capire con largo anticipo, prima di tutta Europa, prima di mezzo mondo, che il nucleare era una scelta SBAGLIATA!" Invece no!, sentiamo ministri sottosegretari e persino persone "normali" che dicono che non dobbiamo rinunciare al nucleare sull'onda di uno "stato emozionale"; "che tanto se accade qui o in Francia è la stessa cosa" (anche se, evidentemente, in questo momento abitare in Russia o in Corea, piuttosto che a Tokio, piuttosto che a Fukushima non è certamente la medesima cosa). Roba da far venire i brividi! Milioni di morti, mezza nazione sfollata, un'economia distrutta, cos'altro è occorre per comprendere una lezione così semplice? Se questo "cinico progresso" ormai è tale da non contare neppure i morti e le devastazioni, da prescindere dalle sofferenze di un'intera nazione se siete di quelli che l'unica cosa che conta è il mercato dell'energia ed il cosiddetto sviluppo, ponetevi almeno questa domanda: "Cosa sarebbe accaduto se una cosa del genere fosse successa in un paese come l'Italia che esporta vino pasta e alimentari in tutto il mondo? Fortunatamente qualcuno inizia a parlare di DEBITO NUCLEARE,un debito che, a differenza di quello pubblico, in cui siamo campioni del mondo, noi non abbiamo. Recentemente questo assoluto vantaggio è stato pubblicamente riconosciuto persino Tremonti, persona che non gode certo della mia stima...ma io dico..se ci è arrivato lui....
RispondiEliminaLorenzo
Purtroppo i disastri imprevisti avvengono e molte volte fanno numerose vittime. Quello che distingue un INCIDENTE IN UN CENTRALE NUCLEARE sono le CONSEGUENZE A LUNGO TERMINE. Un famoso ecologista russo dichiara che le conseguenze dell’incidente di Cernobyl si faranno sentire ancora per 150 anni! Riflettete gente, riflettete.....
RispondiEliminaUn link per poter approfondire:
http://lerussiedicernobyl.blogspot.com/2010/05/le-reali-conseguenze-di-cernobyl.html
Nel parlare di nucleare tutti partono dal presupposto che livelli di energia sempre crescenti saranno indispensabili. Basandosi su questo molti arrivano alla conclusione che bisogna persino rischiare con il nucleare. Nessuno però è disposto ad ammettere che oggi la miglior fonte di energia è il risparmio della stessa. O meglio, il non consumo. Dovremo iniziare a discutere se siamo disposti a rinunciare ad una parte di quello che oggi è considerato benessere....
RispondiEliminaConcordando con tutti coloro che hanno lasciato un commento sin'ora, espongo che da studi eseguiti in ogni parte del mondo, è risultato che l'energia totale che si produce ad oggi, viene usata solo al 70% e che nella percentuale che noi tutti usiamo, c'è uno spreco medio compreso tra il 30% ed il 50%..... bene, a questo punto vi chiederete: ma com'è possibile? E la restante energia paria 30% dove va a finire? E xkè sprechiamo così tanta energia? Ovvio, per il solito giochetto di interessi tra industrie / governi e risorse. Non mi dilungo in merito, ma ci tengo a precisare che esistono metodi totalmente differenti da quelli proposti dal nostro governo (vedi il nucleare....), e se mi è concesso, sono parzialmente d'accordo con quanto detto da Grillo ad ANNOZERO in un intervento di qualche sera fa (http://www.youtube.com/watch?v=9UTDkI3FpOs) dove è chiaro che la vera rivoluzione parte da noi, e non dai governi..... meditate gente meditate.
RispondiEliminail nucleare sicuro non esiste e mai esisterà,per completare una centrale nucleare ci vogliono almeno 15 anni,ciò significa che la progettazione fatta all'inizio dell'iter x forza di cose 15 anni dopo è già obsoleta e insicura,un pò come i computer oggi lo compri già domani è obsoleto.La propaganda dei filo nuclearisti,sono parole di irresponsabili che cercano di abbindolare la gente con una infinità di sciocchezze,pur essendo consapevoli di dire delle corbellerie.In Italia le centrali nucleari non vedranno mai la luce,sia x i costi esorbitanti,sia perchè hanno già studiato a tavolino come spartire la torta dei finanziamenti tra i soliti noti con in prima fila il gruppo Impregilo,e i soliti amici degli amici.Se in un paese normale x fare una centrale nucleare occorrono 15 anni ,da noi non ne bastano il doppio,dunque alla fine daremo il via a delle centrali che hanno la stessa eta di quella di Fukujama,se quella è insicura,come potranno essere sicure le nostre?
RispondiEliminaERRATA CORRIDGE
RispondiEliminaIl link corretto che volevo farvi visionare era questo........
http://www.youtube.com/watch?v=izSOv0492zo
CARPE DIEM.....