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venerdì 21 luglio 2017

SILVIO CINGOLANI SI E' DIMESSO: PARLIAMONE.....

Sono stato alla conferenza stampa convocata dall'Ex Assessore Silvio Cingolani nella quale lo stesso ha motivato le sue dimissioni. 
Vi parlerò delle sensazioni provate ascoltandolo. Riferendovi poi su alcuni aspetti che Cingolani ha sottolineato.

Premessa: la conferenza stampa era stata anticipata da un comunicato de "Il Sindaco Informa", nel quale, sostanzialmente, si sottolineava la tesi che:

"nessuno può pensare di agire in assoluta autonomia anche se animato dalle migliori intenzioni"

In sostanza si dipingeva Cingolani come una voce fuori dal coro.

Dal racconto di Silvio, invece, abbiamo capito alcuni aspetti di fondamentale importanza. Prima occorre però  fare una piccola puntualizzazione: Cingolani era un front runner. Uno che andava in giro e ci metteva la faccia. Uno che parlava con la gente. Uno che si prendeva i rimbrotti dei cittadini scontenti. Uno che se uscivi che dovevi dirgli qualcosa lo trovavi con facilità. La stessa cosa, purtroppo, non si può dire di altri assessori. Perché non li trovi manco con il telescopio spaziale.

Quanto sopra ha un peso. Un peso ovvio. Perché mettendoci la faccia devi saper dare le risposte. E questo, a quanto riferito da Silvio Cingolani, era impossibile da realizzare. E' stata questa la cosa che a mio modo di vedere lo ha spinto alle dimissioni. Ovvero la netta sensazione che le decisioni fossero prese sopra la sua testa. Anche per aspetti fondamentali che riguardavano il suo mandato assessorile (ovvero la viabilità). Abbiamo parlato dei varchi elettronici ad esempio. E lo stesso Cingolani non ha saputo dare risposta al perché alla presenza di cartellonistica verticale operativa e "deviante" per  chi in auto la osserva, i varchi, di fatto, non sono entrati in azione e a questo punto dubito ci entreranno prima del 31/8. . Ne deduco che sopra la testa di Silvio ci siano altre teste che pensano al consenso elettorale. Seguono i suggerimenti di alcune categorie di cittadini. Prendono decisioni "conservative" che magari sono poco condivisibili visto che, a proposito di varchi, si sono investite risorse pubbliche.

E questo, a quanto si è respirato, succedeva in relazione a diversi aspetti del suo operato.

A tal punto di esporre lo stesso Cingolani a figure barbine. Perché quando non sai rispondere ad alcuni quesiti che i cittadini ti porgono ogni volta che ti vedono in giro (ovvero mattina, pomeriggio e sera), perché quei quesiti sono gestiti da altri che non  solo non condividono la tua linea, ma addirittura non ti informano sulla tempistica dei provvedimenti, il tutto diventa veramente difficile da gestire. Perché la faccia che balla, è la tua. E merita rispetto.

Silvio si è poi soffermato in alcuni aspetti. Ha riferito di essere stato fondamentalmente d'accordo con la tempistica dei lavori di asfaltatura a Luglio. Ha riferito che per il Burchio gli sarebbe piaciuto votare a favore del referendum. Ha riferito delle sue dimissioni da consigliere e assessore, che ha definito irrevocabili. Ha riferito dello scollamento dovuto al doversi occupare di viabilità senza avere un minimo di rapporto costruttivo con chi guida la Polizia Municipale (che non rientrava nel suo assessorato).

Sembra di rivivere una vecchia storia. Dimissioni simili di assessori ne abbiamo viste con la precedente Giunta Ubaldi (2009-2014). Mollarono baracca e burattini Alessandro Rovazzani e Gaetano Agostinacchio. E la motivazione non era così distante da quella enunciata oggi da Silvio Cingolani. 

Silvio nel dimettersi ha rilasciato un comunicato. Ve lo riporto testualmente in una sua parte:

"L'oramai evidente e non rimarginabile discrepanza di idee, contenuti e impossibilità operativa alle quali si è giunti con la linea Ubaldi Mozzicafreddo, può portare solo al farmi fare un passo indietro con gran decisione"

Il lapsus non è freudiano. La linea governativa viene definita come "Ubaldi-Mozzicafreddo". Con il nome di Rosalba Ubaldi che antecede quello del sindaco. 

E la sensazione è quella che un assessore in una giunta Ubaldi avrà sempre comunque una linea di azione limitata. E o si adegua,  o, coraggiosamente, la smette di esporsi a situazioni nelle quali, sollecitato dalla cittadinanza, non può far altro che rispondere: "chiedete a lei e non a me". Facendo una figura non bellissima....

Mi assumo la responsabilità di quello che scrivo. Come sempre. Ed i relativi rimbrotti che mi arriveranno dalla interessata. 

Siamo uomini liberi. Scriviamo quello che pensiamo.

Entrerà in maggioranza il primo dei non eletti. Ovvero Salvatore Caruso. Membro di Vento del Sud che, a giudicare da quello che posta su Facebook, non è molto vicino, a livello di posizioni, alla Giunta Mozzicafreddo.

Ma magari mi sbaglio.......





7 commenti:

  1. Per qualcuno la coerenza conta ancora ,a contatto con i partiti deve accettare di vergognarsi difronte ai suoi concittadini oppure togliersi di torno.spero che il nuovo entrante abbia la forza di non soccombere...

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  2. Bravo Cingolani anche se non condivido alcuni tuoi pensieri sulla vuabilita e su parte delle scwlte fatte.
    Condivido pienamente il tuo pensiero sul diktat imperialistico del duo UBALDI mozzicafreddo , conoscendo bene la prima , lavorarci insieme e metterci il tuo sapere e fare viene costantemente preso come una prevarcazione insopportabile per Lei e quindi non rimane altro che soccombere con umiliazione o avere un impeto di giusto orgoglio e fare cio che hai fatto.
    Mai mettersi contro di lei prima o poi scoppi.
    Ma qui a scoppiare oltre a te e il paese che non merita cio o anzi se lo merita perche l ha votata impunemente ed ora se magnerebbe la mano .
    Mi fa specie il comunicato del Sindaco con un commento di routine scarno e privo di significato se non quello di farti passare da traditore della patria.
    E cosi sia , lunga vita alla Regina.
    Bravo Silvietto

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  3. Argano, all'indomani delle elezioni avevi previsto una solida tenuta di questa Giunta monocolore e fortemente accentrata nelle mani e nella testa del vice sindaco. E invece... forse il sistema-Ubaldi inizia a mostrare segni di cedimento, se anche i fedelissimi mollano.

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    1. Diciamo che avevo messo in conto la perdita di 1 o 2 pezzi nella consiliatura. Ma diciamo pure che non mi sarei mai aspettato che il primo pezzo che saltava poteva essere Silvio Cingolani.

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  4. Bravo Silvio. Da giorni e giorni si dava da fare per cercare di far progredire questo piccolo paese e alla fine si è rotto le scatole. Rientra fra quelle persone che possono camminare a testa alta. Peccato per la povera Rosalba e per la sua mediocre politica, ha perso l'ennesima occasione per elevare il livello della sua pessima nomea. Non bisogna volergliene, non alza più di cosí.

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  5. Ma di che ti meravigli Argano
    Quando un potere fortrmente autiritario fa fuggire un cisidetto pezzo da 90 come Cingolani dal suo regime e dovrebbe e invece di trattenerlo sia per l aiuto speso alle elexionie sia per la sua serieta nel affrontare i problemi pur sapendo che comunqe sarebbe stato usato da LEI sempre come uno straccetto.
    Non ci si sarebbe aspettata altra soluzione che questa torbida situazione.
    Situazione che lascia perplessa la poplazione e che individua sempre di piu quale futuro
    politico si prspetta .
    Magari forse sara il preludio ad un allargamento ad altre situazioni di ricerca di future e possibili alleanze.
    Intanto qualcuno se la ride.

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  6. Spero si faccia viva una buona dose di buon senso e di "palle" anche in altri due o tre membri di maggioranza. I fedelissimi della vice sono tre, gli altri hanno solo di tirar fuori gli attributi e ridimensionare lo strapotere di una persona che veste i panni dell'alfiere ma crede di essere e si muove come la regina. Ora tocca a Caruso, ne vedremo delle belle!

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