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sabato 23 luglio 2016

MANIFESTAZIONE DEI CINQUE STELLE PER IL NO AL REFERENDUM COSTITUZIONALE: LA SODDISFAZIONE DI SAURO PIGINI

VOTARE NO AL REFERENDUM COSTITUZIONALE

Soddisfazione di Sauro Pigini per la riuscita della manifestazione 5Stelle

Si è svolta ieri sera, nella caratteristica cornice dell’anfiteatro della ex scuola Diaz, la manifestazione a favore del VOTA NO AL REFERENDUM COSTITUZIONALE, organizzato dal Movimento 5Stelle della Regione Marche.

Relatore il costituzionalista professor Enzo Di Salvatore, dell’Università di Teramo, il quale con la semplicità di linguaggio,propria di chi è ben conoscitore della materia, ha illustrato tutte le insidie e gli attentati alla democrazia partecipata della quale oggi godiamo, che sono presenti in quella che viene presentata come una riforma per rendere lo Stato più moderno ed efficiente.

Ha fatto gli onori di casa il consigliere comunale pentastellato Sauro Pigini il quale, nel sottolineare la numerosa partecipazione di pubblico presente, ha messo in evidenza come l’argomento trattato sia ormai entrato di prepotenza tra quelli dibattuti comunemente tra i cittadini, i quali hanno ben compreso che la riforma proposta non accresce la democrazia partecipata ma, anzi, la limita ed è tutta tesa a rafforzare i poteri forti che hanno come solo obiettivo il rafforzamento della finanza internazionale a discapito del sociale e della dignità del cittadino. 

Da parte del consigliere regionale Giorgini è stato evidenziato come da questa proposta di riforma, le regioni ne uscirebbe fortemente penalizzate, perdendo la loro competenza anche sui problemi energetici che, nelle Marche, si traducono in difesa dall’inquinamento. Competenze regionali che hanno consentito al Movimento 5Stelle di impedire che nelle Marche si realizzassero impianti fortemente inquinanti e devastanti per l’ambiente.

L’incontro è stato concluso da un intervento del capo gruppo regionale del Movimento 5Stelle alla Regione Marche, MAGGI, il quale nell’invitare a votare NO al referendum, ha ribadito che non si tratta di votare solo pro o contro una persona, che sta conducendo l’Italia verso il baratro, ma si tratta, più concretamente, di difendere quei valori di democrazia partecipatache sono stati i valori fondanti dei padri della nostra attuale Costituzione.

 

 

Porto Recanati 23 luglio 2016

8 commenti:

  1. Molto lodevole iniziativa, per la prima volta i Cittadini sanno quanta importanza ha l'argomento perché riguarda la democrazia.
    10 e lode ai pentastellati.
    Per questa iniziativa se lo meritano.

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  2. Il problema degli italiani e' che si lamentano sempre di com'è l'Italia, poi però come qualcuno propone loro un minimo di cambiamento , trovano le scuse più assurde per evitarlo.
    L'importante poi e' che il giorno dopo possano continuare a piangersi addosso per qualcosa!

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  3. Sono completamente d'accordo con te.Anzi estenderei queste iniziative a quando in consiglio comunale verranno prese decisioni che vanno contro gli interessi della collettività proponendolo anche agli altri gruppi di minoranza in maniera congiunta .Processo alle intenzioni...forse.Ma di queste occasioni ce ne saranno a iosa.Fategli sentire il fiato sul collo.Prevenire è meglio che curare.Giancarla sarà sens'altro d'accordo a partecipare.

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  4. Domanda: riusciranno i Cinquestelle a coalizzarsi in un fronte comune per il no con altre formazioni e comitati? Anzi, per essere più precisi: lo vorranno?

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  5. Tutti gli italiani devono coalizzarsi, perché con il referendum il futuro della Costituzione passa nelle mani del popolo italiano. Oggi, nell'Italia del 2016, il futuro della Costituzione è nelle nostre mani.

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    1. Un po' contorto nella scansione dei tempi. Oggi, il futuro...? Il nucleo di questa riforma è che cambia totalmente il sistema di governo dell'Italia, con il Parlamento formato in larghissima parte da nominati dei partiti, con i cittadini espropriati del diritto di voto (vedi prima parte dell'attuale Costituzione a proposito di sovranità popolare), con una concentrazione di potere inaccettabile nelle mani di un solo personaggio quale sarà il presidente del consiglio (da qualunque partito o movimento provenga, inutile illudersi).

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